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Dazi USA - Dal 1 agosto 2025 tariffe al 30% per i prodotti UE

 

Con una lettera inviata alla Commissione UE l'11 luglio scorso (in allegato), il Presidente Trump ha dichiarato che dal 1° agosto 2025 i dazi generali sui prodotti europei raggiungeranno il 30%. La misura è giustificata dal persistente disavanzo commerciale a sfavore degli Stati Uniti e viene descritta come una risposta ai presunti ostacoli tariffari e non tariffari imposti dall’Unione. Il Presidente chiarisce che il nuovo dazio non sarà applicato ai beni prodotti all’interno degli Stati Uniti da imprese europee, incoraggiando di fatto la rilocalizzazione produttiva.

 

Trattandosi di una comunicazione informale e non di un Executive Order, la decisione del Presidente americano non è definitiva, ma finalizzata ad aprire un'ulteriore fase della trattativa con l’UE, con la quale si potrebbe raggiungere un accordo analogo a quello già concluso con il Regno Unito, puntando a una tariffa generalizzata del 10% (cfr. nostra Circolare n. 406 del 25/06/2025).

 

I prodotti esclusi

La lettera del Presidente Trump chiarisce che i dazi del 30% dovrebbero colpire tutti i prodotti originari dell'Unione Europea, ma restano esclusi i prodotti farmaceutici, semiconduttori, rame, camion, aeromobili, minerali critici e legname. Per questi prodotti sono ancora in corso le indagini avviate sulla base della Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962, che attribuisce al Presidente USA il potere di introdurre misure eccezionali in presenza di minacce alla sicurezza nazionale, indirizzate a prodotti e filiere strategici.  

Occorre considerare, inoltre, che i dazi del 30% non si sommeranno alle tariffe della Sezione 232 che raggiungono già il 50% per acciaio, alluminio e prodotti derivati, e il 25% per le automobili e la componentistica.

Eventuali triangolazioni volte a evitare l'applicazione dei dazi saranno punite con l'applicazione della tariffa maggiore e se l'UE adotterà misure ritorsive, ai dazi del 30% sarà aggiunto anche l'importo applicato sui prodotti americani. Secondo la Casa Bianca, quindi, «l'Unione Europea dovrà consentire agli Stati Uniti un accesso completo e aperto al mercato, senza l'applicazione di alcuna tariffa doganale, nel tentativo di ridurre l'ampio deficit commerciale».

 

La posizione dell'Unione europea

La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato di voler continuare a lavorare per il raggiungimento di un accordo entro il 1° agosto, ma di lavorare, al tempo stesso, alla predisposizione di un nuovo pacchetto di contromisure  in modo da essere pianamente pronti se sarà necessario. La Presidente ha annunciato anche la proroga fino a inizio agosto della sospensione delle contromisure europee in scadenza il 14 luglio (in risposta ai dazi Usa imposti su acciaio e alluminio).

 

Ricordiamo infatti che sono già pronti due pacchetti che prevedono l'adozione di contromisure daziarie contro i prodotti USA. Il primo pacchetto prevede dazi all'importazione su alcuni prodotti simbolo degli Stati Uniti, come Harley-Davidson, jeans Levi's, burro d'arachidi, mirtilli, tabacco, cosmetici.

Una seconda tornata di dazi UE colpirebbe moltissimi prodotti, tra cui rame, tubi e aste di perforazione, flange, porte, finestre, accessori da saldatura, parti ed elementi di tubi, piloni, serbatoi, cisterne e vasche, ma anche chiodi, rampini, viti, bulloni e coltelli, prodotti e materiali in plastica, come silicone, pvc, prodotti per la pulizia, saponi, vasche da bagno, docce e lavandini. Previste contromisure anche per il settore dell'agrifood statunitense, con una serie di misure commerciali, tutte nella misura del 25%, su carni, pollame, pomodori, agrumi, frutta, caffè, thè, cereali, salsicce, salami, ortaggi e legumi. L'ultimo gruppo di prodotti riguarda i semi di soia e le mandorle. Un altro pacchetto del valore di 95 milioni di euro è in fase di discussione. 

 

L’Associazione seguirà da vicino l’evolversi della situazione e provvederà a fornire tempestivi aggiornamenti.

 

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