Torna alle circolari

Coronavirus - Equivalenza di vaccini anti SARS-CoV-2/COVID somministrati all'estero

 

 

Con Circolare dello scorso 23 settembre il Ministero della Salute ha riconosciuto l'equivalenza di alcuni vaccini, somministrati da autorità sanitarie estere, a quelli effettuati nell'ambito del Piano nazionale dei vaccini per la prevenzione da SARS-CoV-2: si tratta, in particolare, di:

  • vaccini riconosciuti da EMA - Agenzia Europea per i Medicinali;
  • Covishield (Serum Institute of India), prodotto su licenza di AstraZeneca;
  • R-CoVI (RPharm), prodotto su licenza di AstraZeneca;
  • Covid-19 vaccine-recombinant (Fiocruz), prodotto su licenza di AstraZeneca.

 

A seguito di tale riconoscimento:

  • i vaccini summenzionati sono considerati validi ai fini dell'emissione della Certificazione verde COVID19 a favore dei cittadini italiani (anche residenti all'estero) e ai loro familiari conviventi, nonché ai cittadini stranieri che dimorano in Italia per motivi di lavoro o studio e a tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all'estero;
  • le certificazioni verdi COVID-19 rilasciate dalle autorità sanitarie straniere a seguito di vaccinazione con i vaccini summenzionati (oltre ai vaccini autorizzati da EMA), sono considerate come equipollenti per le finalità previste dalla legge, purché riportino le informazioni di cui alla circolare in oggetto (dati identificativi del titolare, dati relativi al vaccino, data/e di somministrazione del vaccino, dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato) e siano redatte in italiano, inglese, francese, spagnolo o tedesco (ove fossero rilasciate in un'altra lingua, dovranno essere accompagnate da una traduzione giurata).

 

Tutti coloro che intendano recarsi all'estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario. In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l'ingresso in Italia o per il rientro nel nostro Paese da una destinazione estera, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova.

Tali procedure interessano, con alcune possibili differenze dovute alle diverse normative locali, anche i cosiddetti "contatti" con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali del Paese in cui ci si trova e che, a tutela della salute pubblica, potranno far rientro in Italia al termine del periodo di isolamento previsto.

Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all'estero, nonché di dotarsi di un'assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a COVID-19.

 

Rivolgersi a

Area internazionalizzazione (int. 221).