Con DGR n. 1326 del 13/11/2023 la Regione Lombardia ha approvato i criteri del bando di finanziamento a sostegno alle PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di Economia Circolare nelle filiere della plastica e del tessile (cfr. link sito Regione Lombardia).
La misura intende promuovere azioni di economia circolare nelle piccole e medie imprese lombarde per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere della plastica e del tessile, in coerenza con le indicazioni del programma Regionale di Gestione dei Rifiuti.
Il bando ha una la dotazione finanziaria complessiva dell’iniziativa pari ad € 5.000.000 suddivisa nel triennio 2024 – 2026.
Soggetti beneficiari
Piccole e Medie Imprese lombarde, in forma singola o aggregata.
Iniziative ammissibili
Saranno ammissibili progetti attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento nell’ambito delle filiere delle plastiche e del tessile:
- valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti;
- azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, anche grazie alla realizzazione di sistemi di vuoto a rendere;
- azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento del ciclo di vita, ad esempio, attraverso pratiche di logistica inversa o la trasformazione del prodotto in servizio;
- modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/imballaggi con un minor uso di materie prime;
- modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione;
- modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;
- modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità) anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;
- progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;
- progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.
Gli ambiti di azione possono essere associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della plastica e del tessile: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita. Queste fasi possono riguardare sia la singola impresa sia una aggregazione di imprese rendendo possibili azioni di simbiosi industriale.
Gli interventi devono essere realizzati nell’ambito di una sede operativa ubicata sul territorio lombardo attiva alla presentazione della domanda o attivata entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo.
Gli interventi ammissibili contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi DNSH (Do Not Significant Harm), in particolare per quanto attiene l’uso sostenibile delle risorse e dei rifiuti, e devono rispettare il principio DNSH tenendo conto degli specifici elementi di valutazione e di mitigazione indicati nel Rapporto VAS secondo le modalità che verranno dettagliate nel bando attuativo
Agevolazione
Contributo a fondo perduto nella misura fino al 50% delle spese ammissibili e nel limite della disponibilità all’interno del plafond de minimis di ciascun soggetto richiedente.
L’intensità di finanziamento viene incrementata al 60% se, in fase di rendicontazione, il beneficiario dimostra il superamento dei risultati attesi dichiarati nella valutazione ex ante relativamente agli indicatori previsti dal programma PR FESR e relativa procedura di VAS.
Tale superamento deve essere conseguito nella misura almeno del 30%.
Le modalità per usufruire di tale aumento del finanziamento saranno dettagliate nei tempi e nei modi nel bando attuativo.
I progetti presentati, in forma singola o in aggregazione, dovranno prevedere un totale di spese ammissibili pari ad almeno € 50.000.
I progetti dovranno essere realizzati e rendicontati entro 24 mesi dalla data di pubblicazione sul BURL del decreto di concessione dell’agevolazione (graduatoria).
Spese ammissibili
- acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti.
- acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone, tablet e cellulari);
- acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per il progetto;
- registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità, acquisizione di marchi, di certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH; acquisto di licenze di produzione;
- opere edili- -murarie e impiantistiche se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce a), e spese di progettazione e direzione lavori nel limite del 25% della voce di spesa di cui alla lettera a).
- spese generali (7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere a), b), c), d), e).
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione E funzionali e collegate al progetto di investimento.
Modalità e termini di presentazione delle domande
Il bando attuativo stabilirà i tempi e i modi di presentazione delle domande di contributo.
L’assegnazione del contributo avviene sulla base di una procedura valutativa a graduatoria.
Premialità
- Partecipazione della PMI ad accordi con enti di ricerca in ambiti inerenti il progetto;
- Presenza di studi di Life Cycle Assessment (LCA) o di Product Environmental Footprint (PEF) a supporto del progetto;
- Presenza di certificazioni riferite all’organizzazione ed ai siti produttivi, mediante un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) con l’accreditamento ISO 14001 e/o la registrazione EMAS;
- Soggetto proponente nella forma di start up e/o PMI innovativa;
- Rilevanza percentuale della componente femminile (in termini, ad esempio, di presenza di certificazione di genere) e/o giovanile nel team di progetto;
- Superamento dei risultati attesi dichiarati nella valutazione ex ante di prevenzione di produzione dei rifiuti o di aumento del riciclo.
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