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Contributi a fondo perduto alle PMI lombarde per azioni di economia circolare dei rifiuti - Bando Ri.Circo.Lo - domande dal 07 maggio 2024

 

 

Regione Lombardia con decreto n. 5293 del 02/04/2024 ha approvato e pubblicato il bando “Ri.Circo.Lo. Risorse circolari in Lombardia” nuova misura volta a promuovere azioni di economia circolare da parte delle PMI lombarde per conseguire una riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere delle plastiche e del tessile in coerenza con le indicazioni del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti e con la programmazione comunitaria sulle tematiche dell’economia circolare, quali il progetto Interreg Europe Plasteco 

 

Soggetti beneficiari

PMI con i seguenti requisiti:

  • costituite, iscritte ed attive al Registro Imprese lombarde;
  • che presentino progetti in forma singola o in aggregazione(possono partecipare all’aggregazione anche soggetti che NON siano PMI, ma detti soggetti non potranno essere in alcun modo beneficiari di contributi e le spese che dovessero eventualmente sostenere non saranno ritenute ammissibili al contributo, ma saranno comunque tenute in considerazione in sede di valutazione del progetto);
  • realizzino interventi nell’ambito di una sede operativa sul territorio lombardo attiva alla presentazione della domanda o entro la richiesta di erogazione del saldo.
  • che non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente.

 

L’impresa autonoma e/o unica (in rapporto di collegamento, controllo e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti) possono essere ammesse a finanziamento solo per una domanda, sia che partecipino in forma singola che aggregata.

 

Interventi ammissibili         

Progetti attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento per le filiere delle plastiche e del tessile:

  • valorizzazionecome materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti;
  • azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, anche grazie alla realizzazione di sistemi di vuoto a rendere;
  • azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento del ciclo di vita, ad esempio, attraverso pratiche di logistica inversa o la trasformazione del prodotto in servizio;
  • modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/ imballaggi con un minor uso di materie prime;
  • modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/ sfridi di lavorazione;
  • modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;
  • modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodottoai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità) anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.

 

Gli ambiti di azione possono essere associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della plastica e del tessile: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita.

Queste fasi possono riguardare sia la singola impresa sia una aggregazione di imprese rendendo possibili azioni di simbiosi industriale.

 

Gli interventi ammissibili contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi DNSH (Do Not Significant Harm), in particolare per quanto attiene l’uso sostenibile delle risorse e dei rifiuti, e devono rispettare il principio DNSH tenendo conto degli specifici elementi di valutazione e di mitigazione indicati nel Rapporto VAS secondo le modalità che verranno dettagliate nel bando attuativo.

 

Spese ammissibili     

a)    acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi,necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all'attività svolta. Le spese per l’acquisto di veicoli sono consentite solo per veicoli iscritti all’albo nazionale gestori ambientali per il trasporto dei rifiuti conto terzi.
b)    acquisto di hardware(sono escluse le spese per smartphone, tablet e cellulari) purché strettamente connessi al progetto;
c)     acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, nel limite max del 5% del totale delle spese ammissibili;
d)    registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità, acquisizione di marchi, di certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH,acquisto di licenze di produzione;
e)    opere edili-murarie e impiantistichese direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce a), e spese di progettazione e direzione lavori nel limite del 25% della voce di spesa di cui alla lettera a).
f)      spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7%delle spese ammissibili di cui alle lettere a), b), c), d), e).

 

Sono ammissibili le spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda.

 

I progetti devono essere realizzati e rendicontati entro 24 mesi dalla data del decreto di concessione del contributo.

 

Agevolazione

Contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili e fino all’importo  di € 300.000, per progetti presentati, in forma singola o in aggregazione, con spese ammissibili pari ad almeno € 50.000.

 

L’agevolazione può essere incrementata al 60% se, dopo 1 anno dalla rendicontazione, il beneficiario dimostra il superamento nella misura minima del 30% della somma dei seguenti risultati attesi rispetto a quanto dichiarato nella domanda di partecipazione al bando:

-         riduzione della produzione di rifiuti (t/anno);

-         minor utilizzo di materie prime (t/anno);

-         utilizzo di sottoprodotti o prodotti da “End of Waste” in sostituzione di risorse/materie prime (t/anno);

-         incremento di rifiuti riciclati o avviati a riciclo (t/anno).

 

L’agevolazione è concessa ai sensi del Reg. (UE) 2831/2023 aiuti de minimis e NON è cumulabile con altri aiuti concessi per gli stessi costi ammissibili.

 

Modalità e termini di presentazione delle domande

 La domanda di partecipazione deve essere presentata, previa registrazione ed accesso con SPID, attraverso la piattaforma dedicata Bandi e Servizi dalle ore 9.00 del 7 maggio 2024 e fino alle ore 16.00 del 18 giugno 2024.

 

L’istruttoria delle domande di partecipazione è effettuata in base ad una procedura valutativa a graduatoria (saranno valutate tutte domande presentate).

 

 

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Area Credito e Finanza