Torna alle circolari

Contributi a fondo perduto alle piccole imprese per progetti innovativi e tecnologici nel settore tessile, moda e accessori - ANTICIPAZIONE

 

In Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo economico che spiega come ottenere i finanziamenti previsti dal dl Rilancio (art. 38 bis) per le piccole imprese dell’industria del fashion, insieme al credito d’imposta del 30% del valore delle rimanenze finali di magazzino.

I fondi a disposizione sono 5 milioni di euro per la concessione di contributi a fondo perduto per progetti innovativi, ispirati ai principi dell’economia circolare o che sfruttano le nuove tecnologie digitali, a supporto del settore del tessile. Tra i criteri di valutazione anche la promozione di giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti “Made in Italy” di alto contenuto artistico e creativo, le startup che investono nel design e nella creazione.

La misura non è ancora operativa e lo diventerà a seguito della pubblicazione del decreto direttoriale da parte del Ministero, di cui daremo notizia.

 

Soggetti beneficiari

Piccole imprese (aziende con meno di 50 addetti e fino a 10 milioni di euro di fatturato o totale attivo stato patrimoniale) attive da non più di 5 anni appartenenti al settore tessile, moda e accessori, non quotate e che non hanno rilevato l’attività di un’altra impresa e non sono state costituite a seguito di fusione. Le imprese devono svolgere almeno una delle attività riportate nell’elenco dei codici ATECO ammessi.

 

Le imprese devono:

  • svolgere la propria attività economica in Italia

  • non devono essere in liquidazione volontaria o sottoposta a procedure concorsuali con finalità liquidatorie. Alla data del 31 dicembre 2019 le imprese non dovevano essere in situazione di difficoltà (art.2, punto 18 del regolamento di esenzione)

  • devono essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di obblighi contributivi

  • non avere ancora distribuito utili.

 

Possono inoltre accedere alle agevolazioni le imprese che, alla data del 31 dicembre 2019, non erano imprese in situazione di difficoltà, ma che lo sono diventate nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2021, fermo restando che le suddette imprese non devono essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie.

 

Iniziative ammissibili

I progetti di investimento dovranno appartenere ad una delle seguenti tipologie: 

  • progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design;

  • progetti finalizzati all' introduzione di innovazioni di processo produttivo;

  • progetti finalizzati alla realizzazione e utilizzo di tessuti innovativi;

  • progetti ispirati ai principi dell'economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all'utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;

  • progetti finalizzati all'introduzione nell'impresa di innovazioni digitali.

 

I progetti dovranno:

  • essere realizzati presso la sede operativa dell’impresa in Italia, indicata nella domanda di agevolazione;

  • prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a € 50.000 e non superiori a € 200.000;

  • essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;

  • essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni (per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile).

 

Agevolazione

Contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di € 100.000.

Le imprese ammesse riceveranno le agevolazioni in non più di due quote, in relazione alle spese effettivamente sostenute, sul conto corrente indicato nella richiesta di erogazione.

 

Spese ammissibili

  • acquisto di beni nuovi quali macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione (non opere edili)
  • brevetti, programmi informatici e licenze software

  • formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto

  • spese per il capitale circolante quali costi per materie prime, godimento di beni di terzi, servizi esterni, personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti (max 20% delle spese di cui ai punti precedenti).

 

Non sono ammessi i beni acquisiti attraverso la locazione finanziaria.

 

Criteri di valutazione

Le domande saranno valutate sulla base dei seguenti criteri:

a) adeguatezza delle competenze tecniche, organizzative e gestionali dell’impresa proponente;

b) chiarezza della proposta progettuale;

c) qualità dell’idea progettuale;

d) incidenza, alla data di presentazione della domanda, di giovani di età non superiore a 35 anni sull’organico aziendale, compresi gli eventuali soci della società;

e) sostenibilità economico – finanziaria del progetto.

Un punteggio ulteriore sarà riconosciuto sulla base dell'incidenza sull'organico aziendale di giovani di età non superiore a 35 anni, compresi gli eventuali soci della società.

 

Modalità e termini di presentazione delle domande

I termini e le modalità di presentazione delle domande a Invitalia, cui il Ministero ha affidato la gestione del regime di aiuto, saranno stabiliti con un provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del MISE.

Le domande dovranno essere presentate, a partire dalla data fissata con il provvedimento direttoriale, esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura informatica resa disponibile sul sito Internet del Ministero. Ogni impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione.

Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, fino all'esaurimento delle risorse.

Invitalia valuterà le domande in ordine di arrivo sulla base di criteri che riguardano le competenze tecniche, organizzative e gestionali dell’impresa proponente, la chiarezza e la qualità della proposta progettuale e la sostenibilità economico-finanziaria del progetto.

  

Rivolgersi a

Area Credito e Finanza (int. 231)