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CCNL Industria metalmeccanica - Trattative di rinnovo - Informativa

in data 12 novembre u.s., si è svolto in delegazioni plenarie un ulteriore confronto con le Organizzazioni Sindacali FIM FIOM UILM nell’ambito della trattativa per il rinnovo del CCNL.

Nel corso del precedente incontro, il sindacato aveva sostenuto che la Proposta Federmeccanica Assistal fosse una “contro piattaforma” che non dava risposte e non prendeva in considerazione le richieste avanzate dal sindacato stesso. Inoltre, era stato affermato che dalla Proposta Federmeccanica sarebbero derivati incrementi pari a zero. Federmeccanica ha quindi chiarito che la Proposta è anche una risposta alle richieste del sindacato, sviluppando alcuni temi e ricercando quella convergenza tra sostenibilità e competitività che deve sempre essere garantita.

Il raffronto tra Piattaforma e Proposta è stato effettuato con una presentazione dettagliata capitolo per capitolo.

Allo stesso tempo è stato evidenziato che sulla base delle stime sull’inflazione (IPCA NEI) attualmente disponibili gli incrementi sarebbero pari a 173,37 euro lordi al livello C3 nel periodo di vigenza 2025-2028.

Inoltre sono stati illustrati gli altri benefici che ci sarebbero per le persone al verificarsi delle condizioni previste nella Proposta.

Il sindacato ha dichiarato che Federmeccanica non rispetterebbe le regole vigenti.

Nella replica è stato ribadito il pieno rispetto da parte di Federmeccanica delle regole che sono state scritte e sottoscritte sia nel CCNL del 2016 che nel CCNL del 2021.

In particolare, è stato fatto notare che da un lato il sistema di adeguamento ex post dei minimi tabellari all’IPCA NEI introdotto sperimentalmente nel 2016 è stato reso strutturale nel 2021, dall’altro lato che gli incrementi determinati dall’inquadramento sono stati limitati in maniera esplicita “alla vigenza del presente Contratto” (CCNL 2021).

Federmeccanica ha anche fatto notare che, al contrario, è la richiesta del sindacato ad essere non conforme alle regole condivise e che determinerebbe incrementi (ulteriori all’inflazione che viene sempre garantita) anche nelle aziende in perdita o in difficoltà.

Per Federmeccanica questo è improponibile, mentre è stata manifestata disponibilità ad approfondire il tema della redistribuzione della maggiore profittabilità laddove questa viene prodotta.

Il Sindacato ha dichiarato la propria indisponibilità a continuare il confronto su queste basi e ha annunciato uno sciopero di 8 ore con modalità da definire a livello territoriale e in più lo sciopero dello straordinario e della flessibilità.

L’incontro si è così chiuso con la rottura della trattativa.

In allegato potete trovare il testo del comunicato stampa di Federmeccanica.