Con la Circolare n. 16/2025, pubblicata il 10 luglio 2025, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha fornito indicazioni operative per l’attuazione del Regolamento (UE) 2023/988 sulla sicurezza generale dei prodotti, che si applica a una vasta gamma di beni, ad eccezione di categorie specifiche come alimenti, medicinali, mangimi, piante, prodotti fitosanitari, aeromobili e beni d’antiquariato.
L’ADM chiarisce il ruolo dell’autorità doganale nei controlli preventivi alla libera circolazione e fornisce infatti indicazioni operative agli uffici doganali per il controllo dei prodotti destinati al consumo, definendo criteri di rischio, canali di comunicazione con le autorità competenti e procedure di sospensione dello svincolo in caso di sospetta non conformità.
I controlli doganali si articolano in tre livelli: documentale (verifica della documentazione), fisico (ispezione visiva e campionamenti) e analitico (esami di laboratorio). Le dogane operano in sinergia con le autorità competenti, sospendendo lo svincolo delle merci fino all’esito delle verifiche e pertanto si procederà a fermare un prodotto potenzialmente pericoloso alla frontiera anziché affrontare un richiamo una volta immesso sul mercato.
La Circolare valorizza inoltre l’utilizzo di strumenti digitali come ICS2 e Safety Gate per la tracciatura dei flussi commerciali e la gestione delle allerte, per far sì che le dogane, i Ministeri e i laboratori collaborino in tempo reale per garantire la protezione del consumatore e il rispetto delle regole di mercato.
Nel documento l’ADM individua anche alcune categorie merceologiche particolarmente sensibili per le quali i controlli saranno intensificati, tra cui giocattoli, articoli per bambini, dispositivi elettronici, cosmetici, casalinghi, articoli moda e pelletteria, e con particolare attenzione alle merci provenienti da Paesi extra-UE e ai prodotti venduti tramite piattaforme digitali.
L’impatto per le imprese importatrici
Per evitare blocchi, sanzioni o danni reputazionali, le imprese devono adottare alcuni adempimenti, che sintetizziamo di seguito:
- Verificare la conformità di ogni prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa UE, anche in assenza di una direttiva specifica;
- Controllare la supply chain, accertandosi che tutti i soggetti coinvolti (fabbricante, rappresentante autorizzato, importatore) siano noti, affidabili e contrattualizzati;
- Assicurarsi della presenza della marcatura CE, ove applicabile, e di tutte le informazioni obbligatorie sul prodotto, incluse quelle sul fabbricante e sull’importatore (nome, indirizzo, dati di contatto);
- Garantire la disponibilità della documentazione tecnica (dichiarazione di conformità, schede tecniche, report di prova) in caso di richiesta da parte delle autorità doganali;
- Designare un responsabile della conformità stabilito nell’UE, nei casi in cui il fabbricante sia extra-UE e non vi siano altri operatori economici che assumano tale ruolo;
- Verificare la presenza delle istruzioni e avvertenze in lingua comprensibile per l’utilizzatore finale nel Paese membro di destinazione;
- Conservare e mettere a disposizione la documentazione per 10 anni, in linea con gli obblighi di tracciabilità imposti dal regolamento
- Svolgere audit interni e controlli regolari sulla sicurezza dei prodotti commercializzati, anche dopo la messa in commercio
- Predisporre una procedura da attivare in caso di segnalazioni o blocchi doganali (es. piano di richiamo);
- Monitorare il portale Safety Gate, dove vengono pubblicate settimanalmente le allerte sui prodotti pericolosi.
Rivolgersi a
Area Internazionalizzazione, Area Innovazione e Area Ambiente e Sicurezza.