Lo scorso 22 maggio la Commissione Europea ha pubblicato il primo elenco di benchmarking che classifica i Paesi in base al loro rischio di deforestazione (basso, standard o alto) nella produzione dei beni di base cui si applica il Regolamento EUDR, cioè bovini, cacao, caffè, palma da olio, gomma, soia e legno. Questi prodotti sono stati scelti sulla base di una valutazione d'impatto che li ha identificati come il principale motore della deforestazione dovuta all'espansione agricola.
La pubblicazione della lista di benchmarking fa seguito al parere positivo espresso per consenso da tutti gli Stati membri dell'UE e rappresenta un tappa importante in vista dell'entrata in vigore della legge il 30 dicembre 2025 per le grandi imprese e il 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese.
La classificazione del rischio definisce l’entità dei controlli di conformità che le autorità competenti degli Stati membri devono prevedere per un Paese (1% per basso rischio, 3% per standard e 9% per alto rischio).
La grande maggioranza dei Paesi di tutto il mondo è stata identificata a basso rischio; l’approvvigionamento da questi Paesi comporta pertanto obblighi di due diligence semplificati per operatori e commercianti; nello specifico, significa che essi devono raccogliere informazioni ma non valutare e mitigare i rischi.
Elenco Paesi
Di seguito la lista di classificazione paese, consultabile anche a questo link:
- Alto rischio: Russia, Bielorussia, Myanmar (Birmania), Corea del Nord, che sono soggetti a sanzioni da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o del Consiglio dell'UE sulle importazioni o esportazioni delle merci e dei prodotti in questione.
- Rischio standard: Angola, Argentina, Belize, Benin, Bolivia, Botswana, Brasile, Burkina Faso, Cambogia, Cameroon, Ciad, Colombia, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Ecuador, El Salvador, Guinea Equatoriale, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guatemala, Guinea, Guinea-Bissau, Haiti, Honduras, Indonesia, Israele, Liberia, Malawi, Malesia, Mauritania, Messico, Mozambico, Namibia, Nicaragua, Niger, Nigeria, Pakistan, Panama, Papua Nuova Guinea, Paraguay, Peru, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Uganda, Tanzania, Venezuela, Zambia, Zimbabwe.
- Rischio Basso: Afghanistan, Albania, Algeria, Andorra, Armenia, Australia, Austria, Azerbaigian, Bahamas, Bahrein, Bangladesh, Barbados, Belgio, Bhutan, Bosnia ed Erzegovina, Brunei Darussalam, Bulgaria, Burundi, Capo Verde, Canada, Repubblica Centrafricana, Cile, Cina, Comore, Congo, Costa Rica, Croazia, Cuba, Cipro, Cechia, Danimarca, Gibuti, Dominica, Repubblica Dominicana, Egitto, Estonia, Eswatini, Figi, Finlandia, Francia, Gabon, Georgia, Germania, Ghana, Grecia, Grenada, Guyana, Ungheria, Islanda, India, Iran, Iraq, Irlanda, Italia, Giamaica, Giappone, Giordania, Kazakistan, Kenya, Kiribati, Kuwait, Kirghizistan, Repubblica Democratica Popolare del Laos, Lettonia, Libano, Lesotho, Libia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Madagascar, Maldive, Mali, Malta, Isole Marshall, Mauritius, Micronesia (Stati Federati di), Monaco, Mongolia, Montenegro, Marocco, Nauru, Nepal, Paesi Bassi (Regno dei), Nuova Zelanda, Macedonia del Nord, Norvegia, Oman, Palau, Palestina, Papua Nuova Guinea, Filippine, Polonia, Portogallo, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica di Moldova, Romania, Ruanda, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Samoa, San Marino, São Tomé e Príncipe, Arabia Saudita, Serbia, Seychelles, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Isole Salomone, Sudafrica, Sudan del Sud, Spagna, Sri Lanka, Suriname, Svezia, Svizzera, Repubblica Araba Siriana, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Togo, Tonga, Trinidad e Tobago, Tunisia, Turchia, Turkmenistan, Tuvalu, Ucraina, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Stati Uniti d’America, Uruguay, Uzbekistan, Vanuatu, Vietnam, Yemen.
La metodologia di classificazione è stata basata sulla valutazione dei Paesi secondo i criteri quantitativi stabiliti dall’articolo 29(3) del Regolamento EUDR, nonché sui dati più recenti disponibili tratti dal database "Global Forest Resources Assessment" dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).
Il processo di benchmarking sarà dinamico, con una prima revisione prevista per il 2026. Tale revisione terrà conto dei dati FRA aggiornati della FAO, la cui pubblicazione è prevista per ottobre 2025.
Rivolgersi a
Area internazionalizzazione, Area Innovazione e Area Ambiente e Sicurezza.