Lo scorso 8 luglio è stato presentato a Milano il Rapporto sull’Indagine Internazionalizzazione svolta da Confindustria Lombardia, in collaborazione con Sace e Ispi, il coordinamento scientifico del Centro Studi di Assolombarda e con il coinvolgimento delle altre Associazioni territoriali tra cui Confindustria Alto Milanese.
L’Indagine Internazionalizzazione, con cadenza biennale, rileva a livello regionale le modalità di presenza all’estero, le aree geografiche di interesse e la riorganizzazione delle reti di fornitura della manifattura lombarda.
Nell’edizione 2025, che ha raccolto informazioni presso 1.012 imprese in Lombardia, viene approfondito in particolare l’impatto della geopolitica sulle decisioni strategiche e organizzative delle aziende, indagando se e come il recente quadro di massima incertezza abbia influito sull’orientamento degli attori economici.
I principali risultati sono i seguenti:
- Il 65,5% delle imprese manifatturiere internazionalizzate considera gli scenari geopolitici come il macro-trend di maggiore influenza sulle scelte strategiche, seguiti dall’evoluzione tecnologica (26%) e l’accessibilità a materie prime critiche (18,1%);
- Più di 7 imprese su 10 dichiarano di aver modificato strategia in risposta ai cambiamenti geopolitici in atto: il 28,1% valuta più attentamente le controparti (28,1%), il 25% rivede con maggiore frequenza i budget e il 23,1% ha reindirizzato le esportazioni;
- Gli scenari geopolitici impattano anche sull’organizzazione interna: il 30,5% delle aziende intervistate ha aumentato la centralità delle attività di internazionalizzazione, il 26,1% gestisce con maggiore attenzione gli approvvigionamenti e il 13,2% gli aspetti giuridico-doganali;
- Il 95% delle imprese lombarde intervistate effettua esportazioni confermando che gli scambi commerciali la modalità di rapporto con l’estero privilegiata, seguita da import di materiali (58,5%) e dell’acquisto di impianti e tecnologie (8,6%);
- Il 30% delle imprese esportatrici lombarde ha attivo almeno un canale di digital export;
- La quota di fatturato realizzata all’estero sale al 44,7% (44,2% nel 2023);
- 21 i Paesi serviti, in calo rispetto ai 23 di due anni fa;
- I mercati europei rimangono le principali destinazioni delle vendite con Germania (50,5%) e Francia (49%) seguite dagli Stati Uniti (30,3%) primo partner commerciale extra-europeo, e dalla Spagna (29,8%). Stabile la Cina all’ottavo posto (10,8%);
- Tra i Paesi prospect, verso i quali le imprese sono più interessate ad espandersi nei prossimi 4 anni, oltre alle conferme di Stati Uniti (21,3%) e Germania (16,4%) al terzo posto viene indicata la new entry India (15%). L’altra novità è rappresentata dall’ingresso nella top 10 dell’Arabia Saudita (10%);
- In merito alle supply chain, il 14,4% delle imprese manifatturiere lombarde ha sostituito uno o più fornitori esteri nel 2024, il 15,6% aveva cambiato fornitore prima del 2024, mentre il 6,8% sta valutando di farlo prossimamente; il 51,1% di chi ha cambiato le reti di fornitura ha sostituito un partner estero con un altro localizzato sempre in Europa, Italia o Lombardia, il 27,7% con fornitori extra UE.
In allegato trasmettiamo la copia del Rapporto e delle slide che illustrano i principali risultati dell'indagine.
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