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Paesi arabi - Sistema di classificazione doganale delle merci a 12 cifre

 

Dal 1° gennaio 2025 Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita (Paesi del GCC - Gulf Cooperation Council) hanno adottato un sistema unificato di classificazione doganale a 12 cifre, basato sulla Tariffa Armonizzata 2022 predisposta dalla WCO (World Customs Organization, l’Organizzazione Mondiale delle Dogane). Fino ad allora, tutti i membri del GCC utilizzavano codici a 8 cifre, ad eccezione dell’Arabia Saudita, che aveva già introdotto i codici a 12 cifre a partire dal 2016.

 

Il nuovo sistema si applica a tutte le operazioni di importazione ed esportazione e consente una maggiore precisione nella classificazione dei prodotti: le prime 6 cifre rimangono quelle dell’HS internazionale, le successive 2 definiscono la classificazione regionale GCC, mentre le ultime 4 forniscono ulteriori specifiche nazionali.

 

Con questa riorganizzazione, il numero complessivo delle voci tariffarie è quasi raddoppiato, passando da circa 7.800 a oltre 13.400.

 

Qatar, Oman, Kuwait e Bahrein hanno pubblicato fin da gennaio 2025 le rispettive tariffe aggiornate, mentre negli Emirati Arabi Uniti è in corso un periodo transitorio, avviato il 1° agosto 2025, durante il quale convivono codici a 8 e a 12 cifre per un arco di sei mesi. L’adozione della nuova codifica ha l’obiettivo di ridurre errori e ritardi nello sdoganamento, migliorare l’accuratezza statistica e rendere più trasparente l’applicazione di dazi e misure non tariffarie.

Inoltre, la standardizzazione facilita la cooperazione commerciale tra i Paesi membri, con potenziali benefici nella negoziazione di accordi multilaterali.

 

Dal punto di vista operativo, per le imprese italiane non cambia l’utilizzo dei codici comunitari a 8 cifre per la dichiarazione doganale di esportazione, ma diventa essenziale il coordinamento con clienti e broker locali affinché le merci siano correttamente riclassificate secondo le regole dei singoli Paesi GCC. Ciò vale sia per le importazioni sia per le esportazioni, al fine di evitare difformità o contestazioni in fase di sdoganamento.

 

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