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L'Accordo di Libero Scambio UE-Nuova Zelanda entra in vigore il 1 maggio 2024

 

Con l'approvazione, lo scorso 25 marzo dello “European Union Free Trade Agreement Legislation Amendment Bill” da parte del Parlamento della Nuova Zelanda, si è concluso il processo di ratifica dell’Accordo di libero scambio tra l’UE e la Nuova Zelanda.

Lo scorso 9 aprile è stato pubblicato l’avviso che conferma che l’Accordo entrerà in vigore il 1° maggio 2024.

 

Approfondimento

L’accordo tra Unione Europea e Nuova Zelanda intende favorire una sempre maggiore integrazione delle due economie promuovendo politiche di tutela dei diritti e degli interessi degli operatori economici e dei consumatori; esso si pone l’obiettivo di rafforzare la partnership anche dal punto di vista culturale e di valori come la promozione di sistemi alimentari sostenibili, la tutela dell’ambiente e la parità di genere oltre al riconoscimento di procedure e standard condivisi.

 

Le due parti prevedono che l’accordo contribuirà a una crescita del commercio bilaterale fino al 30% in dieci anni, con una crescita delle esportazioni europee di 4,5 miliardi di euro l’anno.

 

Di seguito riportiamo i punti principali dell’intesa:

  • soppressione progressiva dei dazi doganali - sin dal primo giorno dalla sua entrata in vigore, l’Accordo rimuoverà tutte i dazi sulle esportazioni di beni dall’UE verso la Nuova Zelanda ed abbatterà i dazi all’import nell’UE sul 91% delle merci neozelandesi, percentuale che aumenterà fino al 98,5% nei successivi 7 anni;
  • misure sanitarie e fitosanitarie al fine di tutelare il mercato di entrambe le parti, la salute delle persone e dell’ambiente attraverso la cooperazione e il riconoscimento di obiettivi comuni;
  • progressiva liberalizzazione degli scambi di servizi e investimenti per facilitare l’esercizio di attività economiche da parte di investitori nell’una o nell’altra parte;
  • riconoscimento dell’impegno alla promozione della sostenibilità in termini di sviluppo economico, sociale e protezione dell’ambiente;
  • facilitazione del commercio digitale e impegno per la maggiore sicurezza online per i consumatori;
  • disposizioni per migliorare la cooperazione per la sostenibilità dei sistemi alimentari in tema di pratiche di produzione alimentare, compresa l’agricoltura biologica e rigenerativa;
  • tutela della proprietà intellettuale per disciplinare gli scambi e garantire un livello adeguato di protezione con disposizioni specifiche di tutela e classificazione dei marchi.

 

Per la prima volta in assoluto un Accordo di libero scambio dell’UE contiene un capitolo dedicato ai sistemi alimentari sostenibili, un articolo dedicato al commercio e alla parità di genere e una disposizione specifica sulla riforma dei sussidi al commercio dei combustibili fossili.

 

Rivolgersi a

Area internazionalizzazione (int. 221).