In data 13 aprile 2023, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il Regolamento (UE) 2023/809 della Commissione UE, che rinnova per ulteriori cinque anni il dazio antidumping definitivo su determinati prodotti di acciaio inossidabile di origine cinese e taiwanese.
Nello specifico, la disposizione si applica alle importazioni di accessori per tubi da saldare testa a testa, di acciaio inossidabile austenitico con gradi corrispondenti ai tipi AISI 304, 304L, 316, 316L, 316Ti, 321 e 321H e agli equivalenti nelle altre norme, con un diametro esterno massimo inferiore o uguale a 406,4 mm e uno spessore delle pareti inferiore o uguale a 16 mm, con una rugosità media (Ra) della superficie interna non inferiore a 0,8 micrometri, non flangiati, finiti o non finiti, attualmente classificati con i codici NC ex 7307 23 10 ed ex 7307 23 90 (codici TARIC 7307231050, 7307 23 10 55, 7307 23 90 50 e 7307 23 90 55) originari della Repubblica popolare cinese e di Taiwan.
Poiché la Commissione ha ritenuto che tali misure possano essere oggetto di elusione, il Regolamento di esecuzione (UE) 2023/453 estende il dazio antidumping anche alle importazioni di accessori per tubi di acciaio inossidabile da saldare testa a testa, finiti o non finiti, spediti dalla Malesia, a prescindere che siano dichiarati o no originari del Paese.
Il dazio antidumping, applicabile a seconda delle casistiche, si sostanzia fino ad un massimo del 64,9 % per prodotti originari della Repubblica Popolare cinese e della Malesia, e del 12,5% per i prodotti di origine taiwanese.
Rivolgersi a
Area internazionalizzazione (int. 221)