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Dazi USA - Accordo di principio tra gli Stati Uniti e l'Unione Europea

 

Il 27 luglio 2025 è stato raggiunto un accordo di principio tra gli Stati Uniti d’America e l’Unione europea sull’applicazione delle misure tariffarie adottate dall’Amministrazione Trump, a distanza di pochi giorni dall’entrata in vigore dell’aliquota daziaria del 30% prevista dal “dazio reciproco” statunitense.

 

Come specificato dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in una dichiarazione ufficiale, l’obiettivo dell’accordo, giunto a seguito di negoziati prolungatisi per mesi, dovrebbe essere quello di garantire maggiore certezza alle imprese unionali. Dal punto di vista statunitense, invece, l’accordo, definito dall’Amministrazione Trump come “Cooperation Agreement on Reciprocal, Fair and Balanced Trade”, dovrebbe riequilibrare il disavanzo commerciale tra gli Stati Uniti d’America e l’Unione europea, attraverso la previsione di obblighi e concessioni prevalentemente assunti dall’Unione.

 

Al momento, l’unico elemento certo dell’intesa sembra essere l’adozione, a partire dal 1° agosto, di un dazio del 15% baseline sulla maggior parte delle esportazioni dell’Unione Europea verso gli Stati Uniti. Si tratta di un’aliquota massima e onnicomprensiva che non prevede meccanismi di cumulo permettendo, quindi, una maggiore prevedibilità agli operatori economici.

 

Tale tariffa sostituirà dunque il dazio reciproco del 10% attualmente in vigore e include il dazio MFN (Most Favoured Nation) precedentemente applicato dagli USA se di entità inferiore; in caso contrario (cioè se il dazio MFN fosse superiore al 15%, per es. 18%), la tariffa precedentemente in vigore rimarrà invariata (18%).

 

La nuova aliquota del 15% si applicherà anche al settore automotive e relativa componentistica (oggi soggetto ad un dazio ad valorem del 25%), ai prodotti farmaceutici e ai semiconduttori (questi ultimi due ad oggi ancora oggetto di una specifica investigazione da parte degli USA ai sensi della Section 232 del Trade Expansion Act 1962). L’intesa non riguarda invece i settori dell'acciaio e dell'alluminio, per i quali rimane un dazio del 50%.

 

I negoziati per la definizione dei dettagli da includere nell’accordo sono ancora in corso, per cui non si conoscono con esattezza i settori e i prodotti a cui il dazio sarà applicato e se ci saranno esenzioni. In generale, permangono ampie zone grigie che le comunicazioni ufficiali non aiutano a chiarire in maniera netta il che non consente di dare indicazioni certe.

Nel documento allegato si mettono a confronto le comunicazioni delle due parti dal quale è possibile evincere alcune discrepanze, talvolta sostanziali, attinenti sia alla forma che ai contenuti dell’accordo. Contiamo che nei prossimi giorni, auspicabilmente prima del 1° agosto, si conosceranno maggiori dettagli.

 

L’Associazione seguirà da vicino l’evoluzione dell’accordo e fornirà gli ulteriori aggiornamenti non appena saranno disponibili fonti ufficiali, che sono le uniche su cui fare effettivo affidamento.

 

Si raccomanda quindi agli operatori di far riferimento alla piattaforma Access2markets dell’UE per ottenere informazioni aggiornate sui dazi in vigore.

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