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Crisi russo-ucraina - Diciassettesimo pacchetto di sanzioni UE contro la Russia

 

Il 20 maggio 2025 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato ufficialmente il XVII pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia, con l’obiettivo di rafforzare la pressione economica e politica in risposta alla guerra in Ucraina.

 

In particolare, le misure restrittive mirano a interrompere l’accesso della Russia a tecnologie militari chiave e a limitare le entrate energetiche che finanziano la guerra contro l’Ucraina colpendo la "flotta ombra" di petroliere, i loro operatori, le aziende e gli individui russi che forniscono all’esercito droni, armi, munizioni, attrezzature militari, componenti critici e supporto logistico, nonché un importante produttore petrolifero russo.

 

Di seguito illustriamo in sintesi le novità più rilevanti per il settore doganale e commerciale:

  • estensione delle restrizioni all’esportazione di beni a duplice uso e tecnologie avanzate, inclusi precursori chimici utilizzati come propellenti per missili (clorato di sodio, polveri di alluminio, magnesio e boro) e pezzi di ricambio per macchine utensili CNC essenziali per l’industria militare russa;
  • inserimento di 189 nuove navi nella “flotta ombra” russa, portando a 342 il totale delle imbarcazioni soggette a divieti di accesso ai porti UE e alla fornitura di servizi essenziali, limitando così le operazioni di trasbordo e le esportazioni di petrolio russo;
  • inserimento in elenco di 31 nuove società che supportano direttamente o indirettamente il complesso militare russo o sono coinvolte in pratiche di elusione delle sanzioni, presenti anche in paesi terzi come Turchia, Vietnam e Emirati Arabi Uniti.

 

I testi dei Regolamenti UE sono disponibili su questo link.

 

Le autorità doganali degli Stati membri devono intensificare i controlli alle frontiere e assicurare un’applicazione uniforme delle nuove misure per prevenire elusioni e violazioni. Per imprese e operatori doganali l’adeguamento tempestivo alle disposizioni è fondamentale per evitare sanzioni amministrative e penali e per garantire la regolarità e la sicurezza delle supply chain europee.

 

Rivolgersi a

Area internazionalizzazione.