In relazione alla crisi russo-ucraina, l’Agenzia delle Dogane - con il provvedimento 99410/RU del 2 marzo 2022 - fornisce chiarimenti in merito all'applicazione delle misure restrittive per l’import/export di merci da/verso l’Ucraina e la Russia emanate dalla UE, al fine di permettere il corretto svolgimento delle operazioni doganali consentite ed evitare quelle sottoposte a divieti.
L’Agenzia ricorda innanzitutto che nella banca dati TARIC è possibile verificare l’applicazione delle limitazioni all’interscambio commerciale, decise con i Regolamenti (UE) del Consiglio nn. 2022/263 e 2022/328, in base alle specifiche voci doganali dei prodotti.
Il documento, quindi, fa il punto sulle regole che attualmente disciplinano l'importazione e l’esportazione di determinate categorie di beni evidenziando anche le circostanze derogatorie per le quali sono disposti, a seconda dei casi, specifici obblighi informativi/autorizzativi, a cui devono conformarsi gli operatori economici, nonché gli adempimenti di controllo da realizzarsi a cura dell’Autorità doganale.
Per quanto riguarda le autorizzazioni alle esportazioni, l’Agenzia delle Dogane rimanda alla modulistica riportata nell'allegato VIII al Regolamento (UE) n. 2022/328, ricordando che la competenza è del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale / Autorità Nazionale UAMA (uama.dualuse@esteri.it). Nel sottolineare l’importanza del rispetto delle disposizioni, l'Agenzia richiama infine l’attenzione sulle sanzioni di natura penale comminate ai sensi del D.Lgs. 221/2017 nei confronti dei trasgressori (reclusione da un minimo di un anno a un massimo di sei anni, la multa da un minimo di €15.000,00 a un massimo di €250.000,00 oltre la confisca dei beni) così come sull'inevitabile incremento del livello dei controlli doganali sulle merci da/per le zone coinvolte nella crisi.
Rivolgersi a
Area internazionalizzazione (int. 221).