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Crisi russo-ucraina - Aggiornamento sulla seconda tranche di sanzioni UE

A seguito del primo pacchetto di sanzioni deciso il 23 febbraio, l’UE ha assunto nuove misure contro la Russia, che spaziano da restrizioni merceologiche a limitazioni finanziarie, in particolare:

  1. sospensione parziale dell’accordo in merito alla facilitazione del regime di rilascio dei visti tramite Decisione (UE) 2022/333

  2. modifica del Regolamento (UE) 269/2014, che amplia la possibilità di disporre il congelamento di fondi (già in essere verso determinate entità che minacciano l’integrità territoriale dell’Ucraina) a quelle persone fisiche e giuridiche che siano determinate a condurre transazioni con gruppi separatisti nel Donbass, fornire sostegno materiale o finanziario al governo della Federazione Russa, o operare in settori economici rilevanti per il governo della Russia. Tra queste, il presidente della Federazione Putin e il Ministro degli affari esteri Lavrov.

  3. modifica del Reg. (UE) 833/2014, che dispone:
  • divieto di fornire beni dual-use ex Reg. (UE) 2021/821 e di beni “quasi dual-use” elencati in uno specifico allegato e identificati tramite codice doganale (i divieti includono assistenza tecnica o finanziaria) – ad eccezione, fra le altre fattispecie, di forniture destinate a scopi umanitari, usi medici, aggiornamenti software, dispositivi di comunicazione al consumo, sicurezza dell’informazione (ma non a vantaggio del governo e delle imprese controllate), programmi spaziali, sicurezza nucleare e marittima, reti TLC e internet, branch di entità costituite conformemente al diritto di uno Stato membro UE o degli USA;
  • divieto di fornire beni e tecnologie adatti all’uso nella raffinazione del petrolio o nell’aviazione e industria spaziale, elencati in uno specifico allegato e identificati tramite codice doganale (i divieti includono assistenza tecnica o finanziaria). Previste deroghe per esecuzione contratti e altre fattispecie;
  • divieto di compiere molteplici attività su valori mobiliari e strumenti del mercato monetario da parte di determinate entità elencate;
  • divieto di concludere accordi destinati ad erogazione di prestiti o crediti a determinate entità elencate, con eccezioni relative a prestiti oi crediti che hanno l’obiettivo di fornire finanziamenti per le importazioni o le esportazioni di beni e servizi non finanziari non vietate;
  • divieto di accettare depositi di cittadini e entità giuridiche russe superiori a centomila euro, che non si applica ai depositi necessari per gli scambi non vietati di beni e servizi;
  • divieto di vendere valori mobiliari denominati in euro emessi dopo il 12 aprile 2022 a cittadini ed entità giuridiche russe.

Alleghiamo una nota aggiornata di Confindustria che fornisce anche una prima stima dell’impatto che tali restrizioni potrebbero avere sull’export nazionale verso la Russia e continueremo a fornire aggiornamenti con l’evolversi della situazione.


Rivolgersi a

Area internazionalizzazione (int. 221).