Con il Regolamento di Esecuzione UE n. 1464/2020 in vigore da oggi 10 novembre, la Commissione Europea ha disposto l’applicazione di dazi compensativi su una serie di prodotti originari degli Stati Uniti in risposta ai sussidi erogati negli anni dal Governo federale e da quello dello Stato di Washington al gruppo Boeing.
Il provvedimento, disponibile a questo link, fa seguito alla pronuncia del Dispute Settlement Body dell’Organizzazione Mondiale del Commercio del 13 ottobre scorso, con cui l’UE è stata autorizzata ad imporre tariffe addizionali sull’import dagli USA per un valore annuo massimo di 3,99 miliardi di USD.
Prodotti oggetto delle contromisure UE
I dazi che l’UE è autorizzata a varare andranno colpire una serie di prodotti identificati da codici doganali a 8 cifre e contenuti in due allegati:
- Il primo - Annex 1 - riguarda gli aeromobili per il trasporto passeggeri dal peso compreso fra 30.000 e 140.000 tonnellate che saranno gravati da una tariffa aggiuntiva ad valorem del 15%;
- Il secodo - Annex 2 - include 136 codici doganali fra cui figurano prodotti agricoli e beni alimentari, beni industriali e prodotti della pesca a cui sarà applicato un dazio addizionale del 25%.
In tal modo, il Regolamento UE ricalca pedissequamente la strategia messa in atto dagli Stati Uniti nell’ottobre 2019 in virtù del parallelo caso Airbus, facendo ricorso solo ad una quota dell’interno ammontare di contromisure autorizzate dal WTO. In aggiunta, la Commissione ha formalizzato la sua intenzione di sospendere l’applicazione del provvedimento qualora gli Stati Uniti decidano di sospendano i loro dazi, o di modificare l’entità delle tariffe nell’eventualità che gli USA aumentino le loro.
Effetti sull’import UE e dell’Italia
Le importazioni nell’UE dagli USA dei beni inclusi nella lista pubblicata nella Gazzetta Ufficiale UE ammontano in totale ad oltre 14,4 miliardi di euro (dati 2019), il 6,2% degli acquisti europei dagli USA così suddivisi: Aeromobili 12,2 mld di euro (pari all’84% del totale), Beni industriali 1,15 mld (8%), Prodotti agricoli 650 mln (4,5%) e Beni alimentari e della pesca 377 mln (2,6%). I principali clienti sono stati nell’ordine: Irlanda (31,8% del totale), Germania (15,1%), Olanda (16,7%), Francia (8,7%), Polonia (7,5%), Spagna (5,2%).
L’import dell’Italia superato la cifra di 407 milioni di euro, corrispondenti al 2,4% dei nostri acquisti totali dagli USA. Le categorie merceologiche più esposte per il nostro Paese risultano nell’ordine: Alcolici ed in particolare Rum (48,1% del totale), Macchine da costruzione (17,4%), Grano e frumento (14,1%), Trattori (5,1%) e Prodotti in plastica (4,2%).
In allegato sono disponibili delle elaborazioni statistiche che illustrano nel dettaglio i flussi di import dei beni oggetto delle misure compensative importati dall’Italia.
Entrata in vigore del provvedimento e shipping clause
In base a quanto disposto dall’art. 4 del Regolamento, le misure compensative entreranno in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e, pertanto, il 10 novembre 2020. L’art. 3 prevede tuttavia che il dazio addizionale non sarà applicato ai prodotti per i quali gli importatori europei saranno in grado di dimostrare che l’operazione di export dagli USA è avvenuta prima della data di applicazione della misura. Sono quindi esclusi dal provvedimento i prodotti in transito.
Dichiarazione del Vice Presidente della Commissione e Commissario al Commercio
Nel commentare la pubblicazione del Regolamento, Valdis Dombrovskis ha sottolineato come la scelta dell’UE di imporre dazi compensativi sia da imputare alla mancanza di progressi nel negoziato sugli aiuti di stato al settore aeronautico. Nella sua dichiarazione ufficiale il Commissario ha poi rivolto un invito agli USA affinché entrambe le parti cessino le contromisure esistenti con effetto immediato, riavviando il dialogo e la cooperazione transatlantica.
Rivolgersi a
Area internazionalizzazione (int. 221).