Il 24 dicembre scorso è stata raggiunta l’intesa per definire le condizioni della futura collaborazione del Regno Unito con l'Unione europea a partire dal 1° gennaio 2021, previa conferma definitiva del Parlamento europeo e di quello inglese.
Nonostante i negoziati si siano conclusi solo poco prima della scadenza del periodo di transizione (31 dicembre), la Commissione propone di applicare l'accordo in via provvisoria per un periodo limitato, dal 1º gennaio 2021 fino al 28 febbraio 2021.
Ricordiamo quindi che dal 1º gennaio 2021 il Regno Unito lascerà il mercato unico e l'unione doganale dell'UE insieme a tutte le politiche comunitarie ed agli accordi internazionali. L'Unione europea e il Regno Unito costituiranno due mercati distinti e due spazi separati dal punto di vista normativo e giuridico e pertanto avrà fine anche la libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali.
Approfondimento
Il progetto di accordo (EU-UK Trade and Cooperation Agreement) si basa su tre pilastri principali:
- un nuovo Accordo di Libero Scambio, con l'obiettivo di instaurare una solida cooperazione in campo economico, sociale ed ambientale ed un meccanismo vincolante di risoluzione delle controversie. In particolare, l’intesa riguarda non solo gli scambi di merci e servizi ma anche un'ampia gamma di altri settori quali gli investimenti, la concorrenza, gli aiuti di Stato, la trasparenza fiscale, i trasporti aerei e stradali, l'energia e la sostenibilità, la pesca, la protezione dei dati e il coordinamento in materia di sicurezza sociale. Esso dispone inoltre l'assenza di tariffe e contingenti su tutte le merci conformi alle opportune regole in materia di origine;
- una nuova partnership che possa garantire la sicurezza dei cittadini UE e UK, in cui è previsto un nuovo quadro in materia di cooperazione in materia penale e civile e tra le polizie e le autorità giudiziarie nazionali per combattere e perseguire penalmente il crimine e il terrorismo transfrontalieri;
- un nuovo quadro di governance che vede l'istituzione di un Consiglio di partenariato (Joint Partnership Council), il cui compito sarà quello di assicurarsi che l'accordo venga interpretato ed applicato correttamente. Meccanismi vincolanti di applicazione delle norme e di risoluzione delle controversie garantiranno il rispetto dei diritti delle imprese, dei consumatori e dei singoli. Ciò significa che le imprese nell'Unione Europea e nel Regno Unito opereranno in condizioni paritarie e nessuna delle due parti farà uso della propria autonomia normativa per concedere sovvenzioni sleali o creare distorsioni della concorrenza. In caso di violazioni dell'accordo, entrambe le parti potranno adottare misure ritorsive settoriali, che si applicheranno a tutti i settori del partenariato economico.
Su richiesta specifica del Regno Unito, l'accordo non copre temi quali la politica estera, la sicurezza e la difesa esterna; pertanto, a partire dal 1º gennaio 2021 non vi sarà più alcun quadro concordato con l'UE per elaborare e coordinare le risposte comuni alle sfide di politica estera, quali ad esempio l'istituzione di sanzioni nei confronti di cittadini o attività economiche di Paesi terzi.
Ulteriori dettagli sul contenuto dell’Accordo sono consultabili sulla pagina dedicata del sito della Commissione Europea, dove è possibile scaricare una brochure riassuntiva delle principali novità sulle future relazioni tra UE e Regno Unito.
Rivolgersi a
Area internazionalizzazione (int. 221).