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Aggiornamento emergenza Coronavirus - Situazione trasporti internazionali in Est Europa

 

Si trasmette di seguito un aggiornamento della situazione dei trasporti internazionali in alcuni Paesi dell’est Europa a cura di ANITA – Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici.

 

Albania

Il trasporto di merci e forniture mediche è esentato dalle restrizioni, ma i conducenti possono essere soggetti a controlli medici. Per l’organizzazione del trasporto internazionale di merci, nelle condizioni di prevenzione della diffusione del Covid-19, tutte le società che effettuano il trasporto sono tenute ad inviare all’indirizzo email transporti@infrastruktura.gov.al l’elenco dei conducenti dei mezzi dell’azienda che effettua trasporti internazionali. Tale elenco dovrà contenere: nome, cognome, data di nascita, numero del passaporto e numero della patente di guida internazionale.

Bulgaria

Gli autisti italiani possono caricare e scaricare la merce, ma devono poi lasciare immediatamente il territorio della Bulgaria. In caso di transito, l'operazione deve essere effettuata entro 24 ore. L'orario di lavoro giornaliero è stato aumentato da 9 a 11 ore. La pausa di 45 minuti è prevista dopo 5 ore e 30 minuti di guida. Il tempo di riposo settimanale è ridotto da 45 ore a 24 ore.

Croazia

L’Ambasciata italiana a Zagabria segnala che allo scopo di far fronte all’emergenza sanitaria internazionale relativa al diffondersi del COVID-19, è previsto - per 30 giorni a partire dal 19 marzo - il divieto di attraversare la frontiera croata in entrambi i sensi.

Le direttive generali su quarantena e isolamento prevedono delle eccezioni per i trasportatori di merce e per i TIR Gli occupanti tali veicoli infatti non sono sottoposti a misure di quarantena o isolamento ma, una volta verificata l’assenza di sintomi influenzali, saranno ammessi nel Paese a condizione che ne fuoriescano in giornata e che non lascino la cabina del veicolo. Cioè vale dunque sia per consegne merci in Croazia che per transiti verso altri Paesi, purché i Paesi di destinazione autorizzino l’ingresso di tali autoveicoli: al momento accade per la Serbia e per l'Ungheria, mentre per la Bosnia le problematiche sono in fase di risoluzione. I transiti merci sono possibili esclusivamente per via autostradale e attraverso i seguenti valichi di frontiera:

  • Per il confine tra la Repubblica di Croazia e la Repubblica di Slovenia, i valichi di frontiera di Bregana e Macelj;

  • Per il confine tra la Repubblica di Croazia e l'Ungheria, i valichi di frontiera di Gorican e Duboševica;

  • Per il confine tra la Repubblica di Croazia e la Bosnia-Erzegovina, valichi di frontiera di Nova Sela, Stara Gradiška e Slavonski Šamac;

  • Per il confine tra la Repubblica di Croazia e la Repubblica di Serbia, il valico di frontiera di Bajakovo.

La Polizia, all’ingresso degli autoveicoli nel Paese, determinerà le direzioni di movimento, i punti di sosta e di rifornimento di carburante: gli autisti saranno tenuti a rispettare tali indicazioni.

 

Polonia

La circolazione delle merci non ha subito restrizioni, ma ci sono controlli sanitari ai valichi di frontiera interna con Germania, Lituania, Repubblica ceca e Slovacchia prorogati fino al 13 aprile.

Repubblica Ceca

Gli unici dispensati dall'obbligo di quarantena sono i trasportatori e autisti professionisti, i piloti, il personale di bordo degli aerei e i conducenti dei convogli ferroviari, che dovranno utilizzare le mascherine di classe FFP2 o FFP3 durante il carico e lo scarico e guanti protettivi in gomma da utilizzare all'occorrenza e di gel antibatterico per pulire regolarmente le mani. L'attraversamento del confine ceco può essere effettuato da veicoli destinati al trasporto di merci (categoria N, fino 3,5 t e oltre 3,5 t) e solamente attraverso valichi di frontiera autorizzati, dove è inoltre necessario dimostrare:

 

1. che si tratta di un veicolo della categoria N

 

2. che si tratta di trasporto effettuato in relazione al lavoro del trasportatore sia per uso personale sia di terzi (ad es. documento di carico, fattura, ordine)

 

3. il rapporto della persona che guida il veicolo con lo stesso (es. contratto di lavoro)

 

4. l'estratto di certificazione dell'attività dal registro delle licenze commerciali

 

5. devono avere compilata la dichiarazione del modulo di autocertificazione per il transito

 

Si cancella il divieto di transito dei camion (sopra 7,5t) sulle strade e autostrade ceche di domenica e nei giorni di festa. Ulteriori informazioni sono disponibili al link della camera di Commercio e dell’Industria Italo- Ceca: https://www.camic.cz/it/news/focus-covid-19-spostamenti-trasporti-mezzi-rc-ed-estero  e a quello del Ministero Ceco: https://www.mdcr.cz/Media/Media-a-tiskove-zpravy/Od-soboty-plati-mimoradna-opatreni-v-mezinarodni-d.

 

Repubblica di Macedonia del Nord

Confindustria Macedonia segnala che lo Stato di emergenza è stato dichiarato il 18 marzo su tutto il territorio del Paese, per un periodo di 30 gg. Tutti i passaggi doganali sono chiusi per i cittadini stranieri, fatta eccezione per i camion, le macchine del corpo diplomatico, gli stranieri con permesso di soggiorno e i membri delle loro famiglie, e le persone con permesso speciale del Ministero degli Interni. Dal 23 marzo, tutte le società di trasporto, devono avere il permesso per entrare nel Paese, rilasciato dall'Ispettorato Sanitario. I permessi vengono rilasciati tramite l'associazione dei trasportatori. Il trasporto di passeggeri avviene a condizioni speciali, assicurando la distanza di 2 metri tra i passeggeri. Qualora ritenuto necessario, il Ministero di Trasporti si riserva il diritto di vietare, nei prossimi giorni, il trasporto tra le varie città del Paese.

 

Romania

Il trasporto di merce superiore a 2,4 tonnellate è esente dalle restrizioni al traffico e i conducenti sono esenti dal regime di autoisolamento all’ingresso in Romania, a meno di contatti con pazienti Covid-19. Obbligo di essere muniti DPI (mascherina, guanti e disinfettante) e documentazione trasporto. Il Ministero ha pubblicato la mappa dei corridoi verdi di transito attraverso la Romania.

 

Serbia

Il Ministero dell’Interno ha reso noto che la Repubblica di Serbia ha emanato una misura restrittiva per il trasporto merci e di persone che entrano nel territorio serbo. È prevista una scorta della polizia serba dal valico di frontiera sino al valico di uscita. Tale misura interessa tutti i veicoli che provengono o hanno attraversato l’Italia, il Canton Ticino (Svizzera) e Romania. I conducenti dei veicoli scortati potrebbero, per questo motivo, non poter rispettare la normativa sui tempi di guida e di riposo anche se non sono passibili di sanzioni in Italia perché il mancato rispetto della normativa suddetta è avvenuta in un paese straniero, potrebbero, tuttavia, trovarsi in difficoltà nei giorni successivi sul territorio italiano. Alla luce di ciò, se i conducenti vengono fermati su strada in Italia e certifichino, con documentazione rilasciata dalle Autorità serbe, che sono stati sottoposti a scorta nel territorio della Repubblica Serba e pertanto hanno disatteso la normativa sui tempi di guida e di riposo, non sono passibili di sanzioni (si trasmette in allegato la sopracitata nota del Ministero dei Trasporti).

 

Slovacchia

L’Ambasciata italiana a Bratislava segnala che per accelerare i controlli alle frontiere e dare la precedenza ai veicoli che trasportano animali vivi, alimentari e le tecnologie per la produzione di beni alimentari.

Slovenia

L’Ambasciata italiana a Lubiana segnala che il trasporto di merci destinate in Slovenia è libero e non vengono effettuati controlli alle merci stesse. Tuttavia, visto che vengono effettuati controlli generalizzati della temperatura corporea, si raccomanda che l’autista non presenti sintomi di infezione del tratto respiratorio superiore (tosse, starnuti, respiro corto) e che abbia una temperatura inferiore ai 37,5°C. Il trasporto di merci destinate a Paesi terzi e che transitano attraverso la Slovenia è sottoposto ad un sistema di convogli di 20-50 veicoli, scortati dalla polizia, e ammesso a condizione che il Paese di successivo transito o destinazione (Ungheria, Croazia, Austria) ne garantisca l’accesso. Il sistema di convogli, in casi particolari, viene istituito anche per i veicoli che devono caricare o scaricare all’interno della Slovenia. Tali controlli, e soprattutto la necessità di organizzare i convogli, occasionano ritardi anche rilevanti al confine in entrata.

 

Ungheria

Il Ministero degli esteri ungherese informa che la decisione che consente il traffico merci attraverso l'Ungheria senza ostacoli, ma sotto stretto controllo, garantisce la fornitura continua del popolo ungherese. Quei vettori che sono diretti in Ungheria, portando merci al popolo ungherese, svolgono un ruolo cruciale. I vettori merci con destinazione oltre l'Ungheria possono entrare, ma in rigorose condizioni di sicurezza, e possono utilizzare solo percorsi autostradali e stazioni di rifornimento designate a tale scopo.

 

 

Rivolgersi a
Area Internazionalizzazione (int. 221)