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Aggiornamento emergenza Coronavirus- Situazione trasporti di merci in Europa

Si trasmette di seguito un aggiornamento della situazione dei trasporti internazionali nei vari Paesi di maggiore interesse per l’autotrasporto nazionale sulla base di segnalazioni ricevute da ANITA – Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici, dalle Ambasciate, ICE-Agenzia ed altre fonti ufficiali.

 

Austria

Alle frontiere con l'Italia vengono effettuati controlli e i privati possono entrare in Austria solo se presentano un certificato medico che non sia stato emesso oltre i 4 giorni e che attesti che non si é positivi al covid-19. 

Il traffico delle merci si svolge regolarmente. All'autista italiano del mezzo può venire controllata la temperatura corporea all'entrata in Austria, e dovrà inoltre essere in possesso della documentazione che consente la circolazione in Italia e che attesta il motivo del viaggio, il luogo di partenza e il luogo di destinazione. Nel seguente link dell’Ambasciata d’Italia a Vienna sono riportate tutte le informazioni rilevanti, vengono inoltre elencati i valichi di frontiera chiusi:

 

Belgio

Non ci sono restrizioni per il trasporto merci. Il Ministro dei trasporti belga ha annunciato una deroga temporanea e completa per quanto riguarda l'applicazione dei tempi di guida e di riposo per gli autisti che trasportano alimenti, medicinali e altri beni essenziali per la vita verso negozi e farmacie.

 

Bielorussia

La Bielorussia ha imposto restrizioni - dalla mezzanotte del 19 marzo - per i veicoli stranieri che trasportano merci attraverso la Bielorussia i quali potranno fermarsi a riposare e fare rifornimento solo nei luoghi designati dal Ministero dei Trasporti bielorusso a partire dalla mezzanotte del 19 marzo. Mentre i paesi vicini stanno chiudendo le frontiere, la Bielorussia si è limitata a prendere solo alcune misure per controllare il traffico di transito nel trasporto stradale.

Il dipartimento dei trasporti ha istituito punti speciali - stazioni di rifornimento - in cui i conducenti possono fermarsi, riposare, fare una pausa obbligatoria, fare rifornimento e fare acquisti. Allo stesso tempo, gli stranieri non saranno in grado di lasciare la stazione su alcun percorso diverso da quello designato. Saranno introdotti controlli sanitari ed epidemiologici nelle stazioni di rifornimento.

 

Bulgaria

Gli autisti italiani possono caricare e scaricare la merce, ma devono poi lasciare immediatamente il territorio della Bulgaria. In caso di transito, l'operazione di transito deve essere effettuata entro 24 ore.

 

Croazia

L’Ambasciata italiana in Croazia segnala che le direttive generali su quarantena e isolamento prevedono delle eccezioni per i trasportatori di merce e per i tir. Gli occupanti di tali veicoli infatti non sono sottoposti a misure di quarantena o isolamento ma, una volta verificata l’assenza di sintomi influenzali, saranno ammessi nel Paese a condizione che ne fuoriescano in giornata e che non lascino la cabina del veicolo. Ciò vale dunque sia per consegne merci in Croazia che per transiti verso altri Paesi, purché i Paesi di destinazione autorizzino l’ingresso di tali autoveicoli: al momento accade per la Serbia e per l'Ungheria, mentre per la Bosnia le problematiche sono in fase di risoluzione.

 

Danimarca

L'Associazione danese ITD ha informato che la Danimarca ha adottato misure di controllo sanitario alle frontiere, ma vige una deroga per il trasporto di merci.

 

Finlandia

Non ci sono restrizioni per il trasporto merci. Tuttavia, l'attraversamento del confine è consentito solo in determinati punti di attraversamento, con la reintroduzione dei controlli di frontiera sulle persone ai valichi terrestri, marittimi ed aeroportuali.

 

Francia

Per il momento le frontiere non sono chiuse e i collegamenti stradali e autostradali sono aperti. Si possono registrare ritardi ai vari valichi tra Francia e Italia (Ventimiglia), Svizzera e Germania.

 

Germania

Chiusura delle frontiere con Francia, Svizzera e Austria dal 16.03.2020. La circolazione delle merci, così come gli spostamenti dei pendolari sono garantiti. Sono possibili ritardi alle frontiere.

 

Grecia

Non ci sono restrizioni per il trasporto merci. Le linee di traghetti da/per l'Italia operano normalmente per la circolazione delle merci. Gli autotrasportatori che effettuano trasporti internazionali di merci sono esonerati dalla disposizione sulla quarantena di 14 giorni.

 

Lettonia

Nessuna restrizione al traffico di merci.

 

Lituania

Sono stati ripristinati i controlli ai confini con la Polonia e la Lettonia. Il trasporto merci è ancora consentito, tuttavia, agli stranieri è vietato l'ingresso nel Paese a meno che non stiano effettuando le consegne necessarie di merci in Lituania.

 

Norvegia

Chiunque entri in Norvegia da Paesi diversi da Svezia e Finlandia, sarà posto in quarantena obbligatoria di 14 giorni (anche se non presenta alcun sintomo di Covid-19). Il trasporto internazionale di merci su strada è esentato. Tuttavia, l'eccezione non si applica ai conducenti e al personale impiegato da società norvegesi, che sono stati in Stati diversi dai Paesi nordici prima di tornare in Norvegia (molte aziende lavorano con conducenti stranieri che lavorano su turni).

 

Paesi Bassi

Nessuna restrizione al traffico di merci.

 

Portogallo

Dal 16 marzo fino al 15 aprile, il Portogallo ha reintrodotto i controlli alle frontiere. La misura sarà rivalutata ogni 10 giorni. Il traffico stradale alle frontiere terrestri è bloccato. Il trasporto internazionale di merci, i pendolari transfrontalieri e i veicoli di emergenza sono esentati da questa restrizione.

 

Polonia

Allo stato attuale non esistono restrizioni al traffico delle merci, che può pertanto svolgersi regolarmente. Il Governo ha tuttavia chiusi diversi punti di frontiera con i Paesi limitrofi.

 

Regno Unito

Nessuna restrizione al traffico di merci.

 

Repubblica Ceca

Nonostante la chiusura delle frontiere, i trasporti da/per l'Italia proseguono senza impedimenti, così come le consegne e il carico/scarico delle merci. Si segnala che ai varchi di frontiera si creano incolonnamenti dovuti all'espletamento dei controlli di sicurezza: obbligo di DPI (mascherina, guanti e disinfettante), autodichiarazione in duplice lingua, autista dipendente dell’impresa di trasporto, documento di trasporto.

 

Romania

Il trasporto di merce superiore a 3,5 tonnellate è esente dalle restrizioni al traffico e i conducenti sono esenti dal regime di autoisolamento all’ingresso in Romania, a meno di contatti con pazienti Covid-19. Obbligo di essere muniti DPI (mascherina, guanti e disinfettante) e documentazione trasporto. Al momento si registrano notevoli problemi per il trasporto merci diretto verso o proveniente dalla Romania a causa della congestione delle frontiere polacche e ungheresi.

 

Russia

La Federazione Russa ha chiuso tutti i suoi confini a mezzanotte del 18 marzo. La restrizione durerà fino al 1° maggio. Il divieto non si applica al trasporto di merci (camionisti, equipaggi aerei e marittimi e squadre del trasporto ferroviario). 

 

Slovacchia

I controlli temporanei alle frontiere saranno effettuati in Slovacchia in tutti i punti di frontiera, ad eccezione della Polonia, da venerdì 13/03/2020. I conducenti del trasporto di merci devono utilizzare maschere FFP2 o FFP3 durante il carico e lo scarico della merce, devono limitare al massimo il contatto diretto con il personale e a bordo del veicolo devono avere guanti di gomma per il loro utilizzo e gel antibatterico per lavarsi le mani regolarmente.

 

Slovenia

Non ci sono restrizioni per i mezzi commerciali provenienti dall'Italia né per scaricare, né per caricare la merce in Slovenia. I mezzi con destinazione Croazia, Bosnia-Erzegovina e Serbia (qui sono vietati i trasporti notturni) possono transitare per la Slovenia anche se esclusivamente in convogli scortati, mentre i camion destinati verso l'Ungheria possono attraversare il valico di Pince-Tornyiszentmiklos (l'unico aperto).

L’ICE di Lubiana ci ha confermato l’esistenza di file di veicoli alla frontiera italo-slovena – a causa dei controlli sanitari che permettono l'ingresso nel Paese a tutti coloro che non registrano una temperatura superiore ai 37,5 gradi - ed ha riferito che il problema non è una scelta delle autorità slovene ma conseguenza del blocco dei veicoli/conducenti italiani alla frontiera tra Ungheria e Croazia. Per tale ragione, la Slovenia non sta facendo passare i camion che sono in transito verso tali Paesi, ma fa entrare soltanto i camion con scarico merci all'interno della Slovenia.

 

Spagna

In data 16 marzo, il Governo spagnolo ha annunciato la reintroduzione dei controlli alle frontiere terrestri spagnole, ma ciononostante la circolazione delle merci continuerà ad essere permessa senza restrizioni.

 

Svezia

Non ci sono restrizioni per il trasporto merci. A partire dal 16 marzo, l'Agenzia svedese dei trasporti concede una deroga temporanea per quanto riguarda l'applicazione delle norme sui tempi di guida e di riposo per le operazioni di trasporto merci. Sono previste deroghe per i periodi di riposo giornaliero (minimo 9 ore), settimanale (minimo 24 ore) e di guida, a condizione che le interruzioni vengano effettuate dopo un massimo di 4,5 ore di guida.

 

Svizzera

Dopo avere disposto, il 13 marzo, controlli alle frontiere per i viaggiatori provenienti dall'Italia, il Consiglio federale ha deciso di introdurre dalla mezzanotte del 16 marzo, controlli alle frontiere anche con la Germania, l'Austria e la Francia e di disporre divieti d'entrata con possibilità di deroga.

Possono entrare in Svizzera dai quattro Stati limitrofi soltanto i cittadini svizzeri, le persone con un permesso di soggiorno e quelle che si recano in Svizzera per motivi professionali. Continuano ad essere permessi il traffico di transito e il trasporto di merci.

 

Turchia

Tutti i varchi di confine sono stati chiusi ai passeggeri e ai conducenti di numerosi paesi tra cui l’Italia. I camionisti turchi che entrano nel paese da uno qualsiasi dei paesi elencati saranno messi in quarantena per 14 giorni a casa. I camionisti cittadini dei paesi elencati non potranno entrare in Turchia.

 

Ucraina

Le autorità ucraine hanno disposto, dal 16 marzo e per un periodo al momento limitato a due settimane, il divieto generale di ingresso nel Paese, qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato, a tutti gli stranieri, ad eccezione delle persone residenti e con permesso di soggiorno. L'ingresso è consentito anche ai coniugi o figli di cittadini ucraini, dipendenti di missioni diplomatiche e consolari straniere accreditati in Ucraina, rappresentanti di missioni internazionali ufficiali, organizzazioni accreditate in Ucraina e membri delle loro famiglie, autisti e personale dei veicoli di trasporto merci, membri dell'equipaggio. Dal 17 marzo fino al 3 aprile, resteranno aperti solo 123 valichi di frontiera, attraversabili con auto private, dove saranno presenti strutture epidemiologiche e sanitarie per effettuare i controlli; l’elenco dei valichi aperti è consultabile al seguente link.

Per informazioni e aggiornamenti sulle misure di prevenzione adottate dalle autorità locali, si rimanda al sito del Ministero della Salute ucraino e a quello del Gabinetto dei Ministri.

 

Ungheria

A causa del divieto assoluto di ingresso in Ungheria per chi proviene dall’Italia, ci sono controlli di frontiera con Slovenia ed Austria che causano lunghe code. Il trasportatore che entra in Ungheria può scaricare la merce senza problemi.

Per i flussi di transito attraverso l’Ungheria verso paesi confinanti verranno creati convogli di 15 veicoli alla volta che la polizia ungherese (Rendorseg) scorterà (almeno in questa prima fase) per i cd “Corridoi umanitari” (autostrade che collegano i vari confini) e verranno designati distributori ad hoc per le soste e rifornimenti. Verrà applicato uno sticker giallo sul parabrezza del mezzo e bisognerà seguire il percorso che verrà indicato su una mappa. Ciò vale per qualsiasi nazionalità dell’autista e per qualsiasi mezzo che provenga dall’Italia (e altre aree fortemente impattate dal Coronavirus). Sul sito della Polizia ungherese è pubblicata una mappa con i “corridoi umanitari” e le stazioni di frontiera aperte. 

 

Rivolgersi a
Area internazionalizzazione (int. 221)