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Economia dei dati e conoscenza. I Digital Innovation Hub e Confindustria insieme per imprese connesse e digitali

 

 

Il 19 luglio si è svolto a Roma presso la sede di Confindustria l’evento dedicato ai DIH  “Economia dei dati e conoscenza. I Digital Innovation Hub e Confindustria insieme per imprese connesse e digitali”.

 

Nel pubblicare le slide utilizzate durante l’evento, riportiamo di seguito una sintesi dei dati emersi (cfr. sito Confindustria).

 

La maturità digitale delle imprese è ad un buon livello: tocca quasi la media di 3 (2,85) in una scala da 1 a 5 (massima maturità digitale). Tuttavia, la dimensione delle imprese valutate è una variabile molto importante: il livello di digitalizzazione, infatti, aumenta al crescere delle dimensioni e questo significa che per le imprese più piccole il processo di innovazione è più lento, soprattutto per carenza di competenze.

 

È tra i risultati emersi da un'analisi realizzata dai Digital Innovation Hub di Confindustria - la rete di 23 hub a livello regionale con sede presso le associazioni di Confindustria, che ha l’obiettivo di diffondere le competenze digitali alle imprese, con focus sulle pmi - attraverso un test del Politecnico di Milano su un campione composto per il 58% da micro-piccole imprese e per il 42% da medio-grandi. Più dei 2/3 delle realtà analizzate sono localizzate al nord, con una netta prevalenza nel Nord-Ovest, un quinto nel Sud e isole e il restante 11% al Centro. I primi tre comparti per numerosità delle imprese analizzate (meccatronica e meccanica, metallurgia, chimica, gomma e plastica) rappresentano la metà del campione considerato e quasi un quarto appartiene al settore della meccatronica e meccanica.

Se si osserva il livello di digitalizzazione delle imprese intervistate suddivise per settori emerge che, anche se con piccole differenze, i settori più avanzati (indice di poco superiore o prossimo a 3) sono: 1. Mezzi di trasporto, mobilità e logistica, 2. ICT, servizi digitali e innovativi, 3. Meccatronica e metalmeccanica. Seguono: Scienze della vita e farmaceutico, Chimica, gomma e plastica, agroalimentare, metallurgia, industria cartiera e del legno, tessile e moda, commercio, edilizia e costruzioni.

Le imprese di tutti i settori hanno digitalizzato soprattutto le fasi di produzione e di ricerca&innovazione.

Dall’analisi sulla strategia aziendale emergono alcune criticità che evidenziano come sia necessario implementare la cultura aziendale e le competenze per la transizione:

  • Poco meno di 1/3 delle imprese considera Industria 4.0 parte delle proprie strategie aziendali;
  • Solo 4 imprese su 10 riconoscono, sviluppano e premiano le competenze di Industria 4.0;
  • Per 7 imprese su 10 Industria 4.0 non coinvolge gli attori della catena di fornitura interna ed esterna
  • Poco meno del 50% delle imprese mappate ritiene matura la propria cultura aziendale su Industria 4.0
  • Più di 6 imprese su 10 hanno sviluppato uno smart product
  • Le strategie di Industry 4.0 sono definite da più della metàdelle imprese dalla proprietà e per il 30% dalla direzione generale

 

Con riferimento ai vincoli che limitano l’avvio di processi di trasformazione digitale, le imprese segnalano: mancanza di competenze (43%), costo degli investimenti (42%), cultura aziendale (29%), conoscenza del mercato (24%), scarsa propensione della filiera a integrarsi (18%), individuazione partner esterni (18%), conoscenza incentivi (13%), rischio insuccesso (9%), scarsa maturità del mercato (8%), sicurezza (7%), aspetti legali (3%).

 

 

 

 

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