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Controlli sul denaro contante in entrata o in uscita dall'Italia e UE - Indicazioni dell'Agenzia delle Dogane

 

Nell’ottica di prevenire il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, le disposizioni nazionali e unionali relative alle movimentazioni transfrontaliere di “denaro contante” hanno istituito un sistema di controlli nei confronti delle persone fisiche, in entrata o in uscita dall’UE/Italia, che recano con sé denaro contante di importo pari o superiore ai 10.000,00 euro.

 

In particolare, sia per le movimentazioni in entrata o in uscita dall’Unione Europea (art. 3 Reg. (UE) 2018/1672), sia per le movimentazioni in entrata o in uscita dal territorio nazionale (art. 3 del D.lgs. n. 195 del 2008) di “denaro contante” per importi uguali o superiori a €. 10.000 è prevista la presentazione di apposita dichiarazione al primo ufficio doganale di confine.

 

Con la Circolare n. 12/D del 7/05/2024 (in allegato), l’Agenzia delle Dogane e Monopoli ha fornito una serie di chiarimenti in relazione a tale obbligo, nato dall’esigenza di rilevare le movimentazioni di capitali.

 

In particolare, viene specificato che l’infrazione amministrativa conseguente alla mera omissione della presentazione della dichiarazione si perfeziona a prescindere da eventuali ulteriori profili di illiceità di rilievo amministrativo e/o penale correlati al trasferimento del contante. Illiceità che, nei casi in cui vi siano indizi di una possibile correlazione tra il denaro e le attività criminose contemplate dalla normativa di settore, possono riguardare anche casistiche relative a trasferimenti di somme inferiori alla soglia sopra indicata per i quali non è richiesta la citata dichiarazione.

 

Ai fini, inoltre, della presentazione della dichiarazione valutaria (per importi uguali o superiori a euro 10.000,00), nonostante la non coincidenza tra la normativa unionale e quella nazionale, è stato predisposto un unico modello di dichiarazione da compilare in maniera differenziata, per le dichiarazioni in entrata o in uscita dal territorio nazionale verso i Paesi dell’Unione Europea o verso quelli non unionali.

 

Rivolgersi a

Area Fiscale e Societario e Area Internazionalizzazione (int. 221).