Il Decreto del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica del 7 dicembre 2023, n. 414 (Decreto CACER) ha definito le nuove modalità di concessione di incentivi, volti a promuovere la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di comunità energetiche, gruppi di autoconsumatori e autoconsumatore a distanza.
Il Decreto prevede due misure:
- una tariffa incentivante(contributo in conto esercizio)
- un contributo in conto capitale(a fondo perduto) per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo.
L’intervento rientra nella misura del PNRR e riguarderà sia la realizzazione di nuovi impianti che il potenziamento di impianti già esistenti: la misura è finanziata con 2,2 miliardi di euro e punta a realizzare una potenza complessiva di almeno 2 GW e una produzione indicativa di almeno 2.500 GW ogni anno.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare del contributo a fondo perduto CER e gruppi di autoconsumatori dei territori dei Comuni sotto i 50.000 abitanti.
Agevolazione
CONTRIBUTO IN CONTO CAPITALE
Contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili a valere sulle risorse del PNRR in relazione all’investimento effettuato, Il contributo è riservato gli impianti a fonti rinnovabili devono rispettare i seguenti requisiti:
- collocati nei comuni con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti*
- appartenere a configurazioni di CER, Gruppi di autoconsumatori o di Autoconsumatore a distanza
- essere sottesi alla stessa cabina primaria di riferimento
- essere stati realizzati tramite intervento di nuova costruzione o di potenziamento di impianti esistenti
- avere potenza massima di 1MW
- essere entrati in esercizio a partire dal 16 dicembre 2021 e, per le sole CER, dopo la regolare costituzione della Comunità
- non essere finalizzati alla realizzazione di progetti relativi all'idrogeno che comportino emissioni di gas a effetto serra superiori a 3 tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata di H2
- rispettare i requisiti previsti dal principio DNSH (Do No Significant Harm), come meglio specificati nelle Regole
- nel caso di impianti alimentati a biogas o biomassa rispettare i criteri definiti nelle Regole
- essere realizzati esclusivamente con componenti di nuova costruzione se fotovoltaici, mentre per gli impianti diversi dai fotovoltaici è previsto l'uso anche di componenti rigenerati. Gli interventi devono essere avviati dopo la presentazione della domanda di contributo
Gli impianti di produzione devono essere connessi sotto la medesima cabina primaria a cui si riferisce la configurazione.
In caso di impianti di potenza superiore a 1 MW sarà riconosciuto solamente il contributo di valorizzazione dell'energia elettrica autoconsumata.
Spese ammissibili
- realizzazione di impianti a fonti rinnovabili (a titolo di esempio: componenti, inverter, strutture per il montaggio, componentistica elettrica, etc.);
- fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
- acquisto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le
- spese per la loro installazione e messa in esercizio;
- opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
- connessione alla rete elettrica nazionale;
- studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari, ivi incluse le spese necessarie alla costituzione delle configurazioni;
- progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
- direzioni lavori, sicurezza;
- collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo essenziali all’attuazione del progetto.
Gli impianti ammessi al contributo dovranno terminare i lavori entro il 30 giugno 2026 ed entrare in esercizio entro 24 mesi dalla data di completamento dei lavori e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
TARIFFA INCENTIVANTE
È prevista una tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa incentivabile per gli impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell'energia. Le tipologie di configurazione che accedono alla tariffa incentivante sono le comunità di energia rinnovabile, i gruppi di autoconsumatori e gli autoconsumatori a distanza. La tariffa può essere richiesta fino al trentesimo giorno successivo alla data di raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
Il contributo verrà erogato dal GSE dopo che l’impianto, una volta entrato in esercizio, sia stato inserito in una configurazione dalla CER.
Chi otterrà il contributo a fondo perduto, potrà chiedere di cumularlo con l’incentivo in tariffa.
Cumulabilità
Il contributo PNRR è cumulabile con:
- altri contributi in conto capitale diversi da quelli sostenuti da altri programmi e strumenti dell'Unione Europea, di intensità non superiore al 40%
- i contributi erogati a copertura dei soli costi sostenuti per gli studi di prefattibilità e le spese necessarie per attività preliminari allo sviluppo dei progetti, ivi incluse le spese necessarie alla costituzione delle configurazioni
- la tariffa incentivante ai sensi del Decreto CACER decurtata, secondo quanto previsto dalle Regole, in ragione dell'intensità del contributo ricevuto
Il contributo PNRR NON è cumulabile con:
- incentivi in conto esercizio diversi dalla tariffa incentivante ai sensi del Decreto CACER
- Superbonus (articolo 119, comma 7, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 e ss.mm.ii.
- detrazioni fiscali con aliquote ordinarie (articolo 16-bis, comma 1, lettera h), del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917)
- altri contributi in conto capitale sostenuti da altri programmi e strumenti dell'Unione Europea
- altre forme di sostegno pubbliche che costituiscono un regime di aiuto di Stato diverso dal conto capitale
Modalità e termini di accesso alle agevolazioni
Le richieste di accesso al contributo devono essere inviate al GSE entro e non oltre il 30 novembre 2025 (salvo esaurimento fondi) tramite l'applicazione SPC (Sistemi di produzione e consumo), disponibile accedendo all'Area clienti.
La procedura è a sportello senza alcuna valutazione del merito.
Condizione imprescindibile per la presentazione della domanda è avere già il preventivo per la connessione alla rete accettato e pagato o la comunicazione unica.
*I comuni dell’Alto Milanese che rientrano in questo limite sono: Arconate, Buscate, Busto Garolfo, Canegrate, Castano Primo, Cerro Maggiore, Dairago, Magnago, Nerviano, Nosate, Parabiago, Pogliano Milanese, Rescaldina, Robecchetto con Induno, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Turbigo, Vanzaghello, Villa Cortese
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