Il giorno 16 giugno 2025 è stato pubblicato il decreto direttoriale di apertura della piattaforma informatica GSE, attraverso la quale le imprese possono inviare - secondo quanto disposto dal Decreto direttoriale 15 maggio 2025 - il modello di comunicazione per l’accesso al credito d’imposta relativo agli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati nel 2025 (o nel termine "lungo" del 30 giugno 2026).
L’agevolazione è soggetta al nuovo limite di spesa di 2,2 miliardi di euro: sarà l’ordine cronologico di invio a determinare la priorità nella prenotazione e quindi nell’assegnazione delle risorse disponibili.
Per chi ha già comunicato l’investimento prima del 15 maggio 2025 in base alla vecchia normativa manterrà la priorità acquisita in precedenza solo inviando DI NUOVO la comunicazione preventiva o di completamento con i nuovi modelli entro il 17 luglio 2025.
In caso contrario, l’impresa perderebbe tale priorità.
Le comunicazioni possono essere presentate a decorrere dalle ore 14.00 del giorno 17 giugno 2025, esclusivamente tramite il sistema telematico per la gestione della misura disponibile nell’apposita sezione "Transizione 4.0" del sito internet del GSE (www.gse.it), accessibile tramite SPID, utilizzando il modello editabile ivi disponibile.
Ricordiamo che il Decreto del 15 maggio 2025 e il successivo Decreto del 16 giugno 2025 danno attuazione a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024, art. 1, c. 446), che ha introdotto:
- Un tetto di spesa di 2,2 miliardi di euro per gli investimenti effettuati nel 2025 (o entro il termine “lungo” del 30 giugno 2026) che non risultano prenotati con ordine e acconto minimo del 20% alla data del 31 dicembre 2024;
- l’obbligo di prenotare il credito d’imposta relativo a tali investimenti mediante un nuovo modello di comunicazione.
Per gli investimenti del 2025 che risultano prenotati entro il 31 dicembre 2024 (con ordine e acconto minimo del 20%), invece, resta valida la disciplina precedente: tali investimenti continuano a beneficiare del credito d’imposta senza applicazione del tetto di spesa e rimangono soggetti all’obbligo di comunicazione secondo le regole del Decreto 24 aprile 2024.
Investimenti interessati
Il nuovo modello si applica agli investimenti:
- effettuati nel 2025 (o nel primo semestre 2026 purché aventi un acconto minimo del 20% alla data del 31 dicembre 2025);
- non prenotati entro il 31 dicembre 2024 con ordine e acconto minimo del 20%.
Inoltre, deve essere utilizzato anche per gli investimenti 2025 (non prenotati entro il 31 dicembre 2024) che - nelle more della pubblicazione del nuovo modello - sono già stati già comunicati con il vecchio modello contenuto nel Decreto del 24 aprile 2024. In tal caso, l’invio del nuovo modello consente di mantenere la priorità acquisita.
Modalità e termini di presentazione
Per individuare correttamente le modalità e i termini di presentazione della comunicazione occorre distinguere gli investimenti 2025 (non prenotati entro il 31 dicembre 2024 con ordine e acconto minimo del 20%) non ancora comunicati da quelli già comunicati con il vecchio modello contenuto nel Decreto 24 aprile 2024.
Per gli investimenti effettuati dal 1 gennaio 2025 e non ancora comunicati le imprese devono inviare:
- una prima comunicazione preventiva il più presto possibile (comunque entro il 31 gennaio 2026). Sarà l’ordine cronologico di invio della comunicazione preventiva a determinare la priorità nella prenotazione e quindi nell’assegnazione delle risorse disponibili;
- una seconda comunicazione preventiva, denominata “Preventiva con acconto”, entro 30 giorni dall’invio della prima comunicazione preventiva, nella quale occorre attestare di aver effettuato il versamento di un acconto minimo del 20% del costo di acquisizione. In caso di leasing tale condizione si considera soddisfatta con la stipula del contratto di leasing e l’impegno assunto con il fornitore dalla società di leasing con la sottoscrizione dell’ordine di acquisto;
- una comunicazione di completamento quando l’investimento sarà ultimato e comunque entro il 31 gennaio 2026 per gli investimenti conclusi entro 31 dicembre 2025 ovvero entro il 31 luglio 2026 per quelli conclusi nel termine “lungo” del 30 giugno 2026.
Ricevuta di avvenuto invio del modello
Al perfezionamento dell’invio del modello di comunicazione, l’impresa ottiene una ricevuta di avvenuto invio del modello con l’indicazione del credito d’imposta prenotato ovvero dell’indisponibilità delle risorse.
Monitoraggio e fruizione
Entro il quinto giorno lavorativo di ciascun mese, il Mimit trasmette all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese ammesse all’agevolazione nel mese precedente secondo l’ordine cronologico di ricevimento delle comunicazioni preventive, con l’ammontare del relativo credito d’imposta utilizzabile in compensazione, sulla base delle sole comunicazioni di completamento.
Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione tramite modello F24 con codice tributo 7077 a partire dal giorno 10 del mese successivo a quello di trasmissione dei dati da parte del Mimit all’Agenzia delle Entrate.
Indisponibilità delle risorse
In caso di indisponibilità (anche parziale) delle risorse, le comunicazioni saranno comunque considerate valide ai fini della prenotazione dell’agevolazione. Pertanto, in caso di nuova disponibilità di risorse, il GSE informerà le imprese secondo l’ordine cronologico di trasmissione delle comunicazioni preventive.
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Area Credito e Finanza