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Investimenti 4.0, economia circolare e risparmio energetico - Domande dal 18 maggio 2022

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con Decreto 12 aprile  2022 (cfr. pagina dedicata), ha disposto l’istituzione di un regime di aiuto per il sostegno, nell’intero territorio nazionale, di investimenti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico proposti da micro, piccole e medie imprese, volti a favorire, in particolare, la trasformazione tecnologica e digitale, la transizione verso il paradigma dell’economia circolare e la sostenibilità energetica (cfr. nostra circolare n. 291 del 10/03/2022) .

Per la gestione degli interventi previsti dal decreto il Ministero si avvale di Invitalia.

In tutto, lo Stato mette a disposizione 678 milioni di euro di finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione, così ripartita:

  • 250 milioniagli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro-Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento);
  • 428 milioni, invece, saranno destinati alle Regioni del Sud(Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

 

Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

 

Soggetti beneficiari

MPMI alla data di presentazione della domanda in possesso dei seguenti requisiti:

  1. a) essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  2. b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  3. c) non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, secondo la definizione di cui all’art. 2, punto 18, del regolamento GBER. La predetta condizione non si applica alle microimprese e piccole imprese, purché risulti rispettato quanto previsto dalla lettera b) e a condizione che le imprese interessate non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione;
  4. d) trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno 2 bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  5. e) essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi;
  6. f) aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero; g) non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni di cui al decreto, impegnandosi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

 

Iniziative ammissibili

Realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0, attraverso l’utilizzo delle tecnologie indicate nello stesso piano 4.0, in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa proponente.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo.

I programmi di investimento devono, in ogni caso, essere finalizzati allo svolgimento delle seguenti attività economiche:

  1. a) attività manifatturiere;
  2. b) attività di servizi alle imprese.

 

Le imprese che richiederanno l’agevolazione non devono aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento – spiega il Mise – e dovranno impegnarsi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso. 

 

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, che riguardino:

  1. a) macchinari, impianti e attrezzature;
  2. b) opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
  3. c) programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a);
  4. d) acquisizione di certificazioni ambientali.

I programmi di investimento caratterizzati da un notevole grado di complessità e integrazione tecnico produttiva possono essere realizzati, in tutto o in parte, anche attraverso il ricorso alla modalità del cosiddetto contratto «chiavi in mano», secondo quanto dettagliatamente esposto nel Decreto.

 

 

Modalità e termini di presentazione delle richieste

La domande potranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura informatica messa a disposizione sul sito internet del Soggetto gestore Invitalia SpA:

  • a partire dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022 è possibile, attraverso la procedura informatica raggiungibile sul sito del Gestore, procedere alla compilazione della domanda;
  • dalle ore 10.00 del 18 maggio 2022 le domande compilate potranno essere inviate.

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di agevolazione, fatta salva la possibilità di presentazione di una nuova domanda di agevolazione, in caso di rigetto dell’istanza in esito alla relativa istruttoria.

Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.

 

Rivolgersi a

Area Credito e Finanza (int. 231)