È stato pubblicato in GU del 1° febbraio 2022 il decreto attuativo del Fondo Impresa femminile (cfr. nostra circolare n. 816 del 27/12/2021) finanziato dal PNRR che stabilisce in 400 milioni di euro l’ammontare delle agevolazioni (contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero) per la promozione dell’imprenditoria femminile.
La gestione delle risorse del PNRR destinate agli interventi per la promozione dell'imprenditoria femminile è affidata al soggetto gestore INVITALIA.
L’obiettivo è di sostenere imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi e l’avvio di startup attraverso mentoring, assistenza e misure di conciliazione vita-lavoro.
Iniziative ammissibili
Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e avvio di una nuova impresa femminile o per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:
- produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
- commercio e turismo.
Le iniziative devono essere realizzate entro 24 mesi dalla data concessione delle agevolazioni e prevedere spese ammissibili non superiori a € 250.000 per avvio di una nuova impresa o € 400.000 per il consolidamento di imprese già esistenti.
Agevolazione
Per la nascita e lo sviluppo di imprese femminili
- contributo a fondo perduto 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50mila euro per i programmi di investimento che prevedono spese fino a 100mila euro;
- contributo a fondo perduto 50% delle spese ammissibili, per i programmi che prevedono spese tra 100mila e 250mila euro.
Per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili:
- per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi: 80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato;
- per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi: stessa agevolazione più una ulteriore quota destinata ad esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili, in forma del contributo a fondo perduto.
Con un successivo provvedimento saranno anche indicati i termini e le modalità di presentazione delle domande.
Le agevolazioni saranno comunque concesse con una procedura valutativa a sportello
Rivolgersi a
Area Credito e Finanza (int. 231)