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DL Rilancio - I Fondi per il rilancio e la patrimonializzazione delle PMI

 

Fondo Rilancio per Start-up e PMI Innovative

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 19 novembre 2020 del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 1 ottobre 2020, relativo a “Modalità di impiego delle risorse aggiuntive conferite al Fondo di sostegno al venture capital e finalizzate a sostenere investimenti nel capitale delle start-up innovative e delle piccole e medie imprese innovative” di diventa operativo il “Fondo Rilancio” (DL Rilancio art. 38, c. 3), gestito da CDP Venture Capital - Fondo Nazionale Innovazione, con una dotazione di 200 milioni di euro.

 

Il Fondo sarà destinato a sostenere le startup e le PMI Innovative operanti in Italia nella fase di ripartenza dall’emergenza Covid-19, supportando e rafforzando il raccordo tra gli operatori operanti nel venture capital in Italia.

Con il Fondo Rilancio, infatti, saranno gli investitori qualificati e regolamentati che operano sul territorio a segnalare a CDP Venture Capital le startup e le PMI più innovative in cui stanno per investire, o hanno investito nei sei mesi antecedenti l’entrata in vigore del DL Rilancio, e ritenute meritorie di ulteriori capitali del Fondo.

 

Le segnalazioni delle imprese potranno essere effettuate dagli investitori attraverso il portale dedicato nel sito www.cdpventurecapital.it.

 

Fondo Patrimonio PMI

Il Fondo Patrimonio PMI, istituito con il DL Rilancio (art. 26) è rivolto alle imprese che decidono di investire sul proprio rilancio e ha una dotazione di 4 miliardi di euro.

 

Il Fondo opera attraverso l’acquisto di obbligazioni o titoli di debito emessi da aziende che hanno effettuato, dopo il 19 maggio 2020, un aumento di capitale pari ad almeno € 250.000.

 

L’acquisto dei titoli deve avvenire entro il termine del 31 dicembre 2020.

 

Il principale obiettivo della misura è quello di garantire, alle imprese entrate in crisi a seguito dell’emergenza causata dal COVID-19, un certo ammontare di liquidità a condizioni vantaggiose.

 

Le imprese potranno utilizzare tale liquidità per sostenere gli investimenti e le spese connesse alla normale operatività aziendale, quali quelle per il capitale circolante e i costi per il personale. Inoltre, vengono incentivati gli investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale, all’innovazione tecnologica, al mantenimento dei livelli occupazionali, attraverso la possibilità di ottenere una riduzione del valore di rimborso del Prestito, pari al 5% per ciascuno degli impegni integralmente adempiuto.

 

Il Fondo è destinato alle società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata (anche semplificata), società cooperative, società europee e società cooperative europee aventi sede legale in Italia (sono escluse le società o cooperative che operano nei settori bancario, finanziario e assicurativo).

 

Non è prevista una valutazione del merito creditizio.

 

Ricordiamo che il DL Rilancio ha introdotto anche due crediti d’imposta riconosciuti sia all’investitore che all’impresa conferitaria:

  • credito d’imposta a favore degli investitori, pari al 20% del conferimento in denaro nei limiti di 2 milioni di euro di investimento (art. 26, comma 4);
  • credito d’imposta a favore delle società conferitarie pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, fino al 30% dell’aumento di capitale deliberato e versato (art. 26, comma 8).

 

Rivolgersi a

Area Credito e Finanza (int. 231)