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Contributi per pubblicita' su giornali e riviste: dal 1 marzo le prenotazioni 2025

Il credito d’imposta, previsto dall’articolo 57-bis del Dl n. 50/2017, è in vigore dal 2018, ma nel tempo è stato oggetto di modifiche e ritocchi. Rispetto alla versione originale, ad esempio, sono usciti dal perimetro dell’agevolazione gli investimenti effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali. In via eccezionale, poi, nel periodo di crisi da Covid (triennio 2020-2022), l’accesso al bonus è stato temporaneamente facilitato grazie all’eliminazione del requisito dell’incremento dell’investimento previsto dalla norma a regime; inoltre, nello stesso periodo, il contributo è stato concesso nella misura unica pari al 50% della spesa sostenuta. Dal 2023, la misura è applicata secondo la norma ordinaria, che prevede un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti realizzati da imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online.

 

L’incentivo è subordinato a un incremento minimo dell'1% rispetto agli analoghi investimenti effettuati nell'anno precedente sugli stessi mezzi di informazione.

 

Soggetti beneficiari

Possono beneficiarne imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, a condizione che ci sia stato un incremento degli investimenti effettuati, pari ad almeno l’1% in più rispetto agli analoghi investimenti effettuati nel 2024 precedente sugli stessi mezzi di informazione (si può applicare a campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online).

 

Agevolazione

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale di quanto speso in campagne pubblicitarie effettuate esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, rispetto a quello dell’anno precedente.

Il beneficio è concesso fino all’esaurimento delle risorse annue stanziate, pari a 30 milioni di euro, e nei limiti dei regolamenti dell'Unione europea in materia di aiuti de minimis.

 

Di conseguenza, se l’importo complessivo dei crediti richiesti supera l’ammontare della spesa sostenibile, le risorse a disposizione sono ripartite percentualmente tra tutti coloro che hanno diritto al bonus.

 

La somma è utilizzabile unicamente in compensazione, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle entrate, indicando il codice tributo “6900”.

 

Modalità e termini di presentazione delle richieste

Le prenotazioni possono essere inviate dal  1° marzo, e fino al 31 marzo, per gli  investimenti previsti per l’intero 2025, tramite lo specifico servizio telematico disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate, nella sezione “Servizi”, alla voce “Comunicare”.

 

Sullo stesso sito, nella sezione dedicata all’agevolazione, sono pubblicati il modello da utilizzare insieme alle istruzioni per la compilazione.

 

Il dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, terminata la verifica delle “Comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta” ricevute, redige un primo elenco riservato a coloro che hanno prenotato l’incentivo con l'indicazione del credito teoricamente fruibile da ciascuno.

 

L’elenco definito degli ammessi all’agevolazione sarà pubblicato soltanto dopo la presentazione delle “Dichiarazioni sostitutive relative agli investimenti effettuati”.

 

Dal 9 gennaio al 9 febbraio 2026 andrà presentata la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” relativa agli investimenti effettivamente effettuati.

 

 

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Area Credito e Finanza