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Contributi alle start up in fase di avviamento e consolidamento - Bando Arche' 2020 - ANTICIPAZIONE

Regione Lombardia con DGR XI/3494 del 5 agosto 2020 ha approvato i criteri dell’edizione 2020 del bando Archè che avrà una dotazione complessiva di 10,4 milioni di euro, di cui 3 milioni destinati a favore delle start up innovative (iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese) e 2,4 milioni alle start up culturali e creative.

La misura è finalizzata a sostenere le nuove realtà imprenditoriali lombarde (sia MPMI che professionisti) - c.d. start up – che necessitano di un sostegno pubblico per

  • definire meglio il proprio modello di business,

  • trovare nuovi mercati

  • sviluppare esperienze di co-innovazione in grado di rafforzarle, in particolar modo per rispondere agli effetti della crisi innescata dal Covid-19 che le ha costrette a sostenere i costi del lockdown e a subire uno shock di capitale (la raccolta di fondi per tre su quattro start up è stata interrotta o annullata o diminuita) e un calo delle entrate conseguente a un calo della domanda.

 

Soggetti beneficiari

I destinatari del bando Arché sono

  • micro, piccole e medie imprese (imprese con fatturato fino a 50 milioni di euro e un organico fino a 249 addetti) attive in Lombardia da un minimo di 12 mesi e fino ad un massimo di 48 mesi

  • professionisti (singoli o studi associati) con attività professionale in un Comune lombardo.

Non sono ammessi soggetti che svolgano attività prevalente relativa ai seguenti codici ATECO 2007:

- sezione A - AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA;

- sezione B ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE;

- sezione K- ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE;

- sezione L- ATTIVITA' IMMOBILIARI;

- sezione O - AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA;

- sezione R.92 ATTIVITÀ RIGUARDANTI LE LOTTERIE, LE SCOMMESSE, LE CASE DA GIOCO;

- sezione U - ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI.

 

Iniziative ammissibili

Per il bando Archè sono ammessi progetti di rafforzamento per la realizzazione di primi investimenti (materiali e immateriali) necessari alle fasi di prima operatività, nonché a consolidare ed espandere le attività professionale.

La durata massima dei progetti sarà di 15 mesi a decorrere dalla data di pubblicazione del bando, prevista per il mese di settembre 2020.

Ogni impresa può presentare una sola domanda di agevolazione.

 

Agevolazione

Contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile e con un limite massimo di € 75.000. L’investimento minimo è pari a € 30.000.

L’agevolazione si inquadra nel “Quadro Temporaneo degli aiuti di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” e possono essere cumulati con aiuti concessi ai sensi dei regolamenti europei di aiuti de minimis e in regime di esenzione a condizione che siano rispettate le disposizioni e le norme sul cumulo degli aiuti.

I soggetti beneficiari sono finanziati in ordine di punteggio nei limiti della dotazione finanziaria. L’assegnazione del contributo avverrà sulla base di una procedura valutativa con graduatoria finale

 

Spese ammissibili

  1. Affitto di sedi produttive, logistiche, commerciali all’interno del territorio regionale (escluso leasing) e corrispettivi per l’utilizzo di spazi di lavoro esclusivo o condiviso all’interno di strutture di supporto quali incubatori, acceleratori, spazi di coworking, inclusi i servizi accessori, limitatamente a quelli normalmente necessari per l’esercizio dell’oggetto dell’impresa;
  2. Spese per servizi di Advisory con il compito di accompagnare le start up nella fase di consolidamento;
  3. Spese di adeguamento dell’impiantistica generale solo se direttamente correlate all’installazione di beni oggetto dell’investimento (ammissibili solo se l’immobile sede dell’azienda è di proprietà oppure solo se relative a costi delle opere strettamente funzionali e necessarie all’installazione dei beni acquistati sul progetto nella misura massima del 20% dei costi ammissibili per l’acquisto dei beni installati);
  4. Acquisto e leasing (solo se stipulati successivamente alla data di presentazione della domanda) di impianti, macchinari, attrezzature (nuovi);
  5. Acquisto di software, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale;
  6. Spese per le certificazioni di qualità, il deposito dei marchi e la registrazione dei brevetti;
  7. Strumenti e macchinari per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali e sistemi di misura e controllo della temperatura corporea a distanza, anche con sistemi di rilevazione biometrica,;
  8. Altri servizi di consulenza esterna specialistica (legale, fiscale) non relativa all’ordinaria amministrazione, (sono escluse le consulenze riguardanti la partecipazione al Bando);
  9. Spese generali (max 7% delle spese di cui ai punti da 1 a 7).

Le spese ammissibili saranno comunque maggiormente dettagliate nel Bando attuativo di successiva emanazione.

Sono considerate ammissibili le spese: i) sostenute con decorrenza dalla data di pubblicazione sul BURL della delibera di approvazione dei criteri (12 agosto 2020), ii) strettamente funzionali alla realizzazione del Progetto di rafforzamento iii) sostenute entro il termine di realizzazione dello stesso (pari a 15 mesi salvo proroga di 3 mesi di proroga).

 

Rivolgersi a

Area Credito e Finanza (int. 231).