Il Decreto Sostenibilità ha istituito un credito d’imposta al 20%, fino a € 10.000 per le imprese che sostituiscono la plastica monouso, a partire da quella per alimenti, optando per prodotti riutilizzabili, biodegradabili o compostabili. Il nuovo bonus rende operativa l’agevolazione prevista dall’articolo 4, comma 7 del Dlgs 196/2021, in recepimento della direttiva UE volta alla riduzione dell’impatto ambientale di prodotti in plastica.
Il decreto istituisce un credito d’imposta al 20% (nel limite massimo di € 10.000) per le imprese che acquistano prodotti alternativi a quelli in plastica monouso. Ad esempio contenitori per alimenti, bicchieri e posate riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile o/e compostabile, certificato Uni Ee 13432:2002.
Soggetti beneficiari
Per poter accedere all’agevolazione, le imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- essere attive, regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese;
- essere iscritte all’assicurazione generale obbligatoria o alle forme esclusive e sostitutive della stessa oppure alla gestione separata;
- non aver ricevuto sanzioni interdittive;
- non avere nei propri confronti cause di divieto, decadenza o sospensione di cui all’articolo 67 del Dlgs n. 159/2011;
- non trovarsi in stato di liquidazione o essere soggette a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.
Spese ammissibili
Sono ammissibili i prodotti elencati nella parte A e B dell’allegato al Dlgs 196/2021, realizzati con materiali riutilizzabili, biodegradabili o compostabili.
Sarà data priorità a quelli destinati ad entrare a contatto con gli alimenti (tazze e bicchieri inclusi tappi e coperchi, contenitori per alimenti con o senza coperchio, piatti e posate, cannucce e bastoncini monouso, ecc.)
Sono ammissibili le spese sostenute dal 14 gennaio 2022 al 31 dicembre 2024, certificate tramite apposita attestazione.
Sono escluse quelle per acquisto di prodotti non utilizzati internamente all’azienda ma destinati a merce di rivendita.
Come si richiede il bonus
Per la domanda si dovrà utilizzare, non appena entrerà in vigore il decreto, la piattaforma che sarà messa a disposizione sul sito web del Ministero dell’Ambiente (www.mase.gov.it) e di cui si avrà notizia nella sezione del sito dedicata alle news. La definizione delle istruzioni e l’elenco della documentazione richiesta per l’istruttoria delle domande (affidata a Invitalia) sono parimenti demandate al MASE.
Il contributo sarà poi concesso in forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione tramite F24, erogato nei limiti delle risorse disponibili (3 milioni per ciascun anno), eventualmente riproporzionato in base alle richieste e reso disponibile trascorsi dieci giorni dalla comunicazione di concessione del credito.
Le imprese richiedenti dovranno produrre anche un’apposita attestazione che certifichi le spese effettuate. Questa dovrà essere resa alternativamente:
- dal presidente del collegio sindacale;
- da un revisore legale;
- da un commercialista;
- da un perito commerciale;
- da un consulente del lavoro;
- dal responsabile del centro di assistenza fiscale.
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Area Credito e Finanza