Il Decreto Rilancio (art.48) incrementa le dotazioni dei due fondi attraverso i quali il governo intende far passare il sostegno per la proiezione delle imprese italiane sui mercati esteri.
Il decreto, infatti, stanzia 250 milioni di euro in più per il Fondo di promozione integrata, il fondo creato dal Cura Italia e che adesso arriva ad avere una dotazione complessiva di 400 milioni di euro, a cui si aggiunge un aumento anche della dotazione del Fondo rotativo 394-81 gestito da Simest, per il quale vengono stanziati 200 milioni di euro in più.
E' quindi opportuno che le imprese interessate ad accedere ai finanziamenti Simest aspettino l'attivazione di questi provvedimenti per beneficiare delle nuove condizioni.
Il decreto rilancio, sfrutta anche le possibilità offerte dal quadro temporaneo europeo sugli aiuti di stato, prevedendo la possibilità di elevare fino al doppio i limiti massimi dei finanziamenti agevolati a valere sul Fondo 394-81 (ad esempio per la linea patrimonializzazione si passerà da € 400.000 a € 800.000)
Il decreto, inoltre, interviene anche sul c.d. “de minimis”:
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da un lato la cancellazione del “de minimis” dalle condizioni previste dal Fondo di promozione integrata per concedere contributi a fondo perduto;
- Dall’altro la sospensione temporanea del “de minimis” (fino al 31 dicembre 2020) per quanto riguarda i finanziamenti agevolati, i co-finanziamenti e le garanzie concesse dal Fondo 394-81.
In questo modo, quindi, viene ampliata sostanzialmente la platea di imprese che possono beneficiare degli strumenti varati dal governo per sostenere l'internazionalizzazione del nostro tessuto produttivo, in un momento particolarmente complesso.
Come cambia il Fondo 394-81
È previsto un decreto attuativo (annunciato nel DL crescita del 2019) di prossima uscita che permetterà al Fondo di ampliare il proprio range d’azione, includendo anche interventi all’interno dei mercati UE (e non più solo quelli extra comunitari).
Tra le altre novità:
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la possibilità di accedere ai finanziamenti agevolati anche per le imprese a media capitalizzazione (le c.d mid-cap), quelle cioè con 250-3mila dipendenti;
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una riformulazione dei requisiti di fatturato estero minimo per accedere ai finanziamenti agevolati;
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la possibilità per le imprese più grandi (quelle con oltre 3mila dipendenti) di accedere alle agevolazioni per il marketing e la promozione del marchio italiano attraverso la partecipazione a fiere internazionali, incluse quelle che si svolgono in Italia.
A beneficiare delle nuove misure ancorate al Fondo rotativo dovrebbero essere anche le fiere: una delle grandi novità varate l’anno scorso è stato proprio l’inserimento delle fiere internazionali che si svolgono in Italia, tra le manifestazioni fieristiche per le quali le imprese possono chiedere un credito d’imposta del 30% a valere sul Fondo.
Segnaliamo inoltre che sugli stessi strumenti:
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non sarà più necessario prestare garanzia - tipicamente Confidi o Sace - per i nuovi finanziamenti richiesti, con un risparmio sensibile in termini di costi di commissioni;
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è atteso un contributo a fondo perduto per rafforzare l'appetibilità degli strumenti (previsto dal Decreto Cura Italia e non ancora attuato).
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