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Indagine congiunturale sull'industria dell'Alto Milanese - I trimestre 2015

Nel primo trimestre 2015 il comparto manifatturiero dell'Alto Milanese ha consolidato il livello della produzione industriale, anche se con differenti intensita' settoriali. La dinamica migliore e' stata quella del chimico-plastico, seguita dalla stabilita' della meccanica e da una lieve contrazione della moda, dovuta principalmente a fattori di stagionalita'.
Il trend e' comunque in progresso rispetto a quanto evidenziato nella precedente indagine. Il 35% delle imprese del nostro campione (era il 27% tre mesi fa) ha evidenziato un aumento della produzione, il 41% ha registrato una sostanziale stabilita' ed il 24% (27% nel quarto trimestre 2014) un calo. Lieve diminuzione per il fatturato, anche per ribassi dei listini di vendita in diversi casi, mentre si e' stabilizzato il flusso dei nuovi ordinativi, con le commesse estere in decremento per le tensioni internazionali. Va evidenziato che gli ordini provenienti dal mercato interno, pur rimanendo nel complesso stazionari, sono risultati in aumento per il 27% degli operatori (questo dato era il 16% nel trimestre precedente). La riduzione del prezzo del petrolio ha tardato a mostrare effetti positivi sui costi delle materie prime, costi che anche nel primo trimestre 2015 sono risultati in ascesa per i comparti chimico-plastico e tessile. Cio' non ha consentito di allentare le pressioni sui margini, che si sono ulteriormente ridotti, ne' approfittando delle condizioni finanziarie vantaggiose di liberare risorse per gli investimenti.
Il quadro di insieme che si rileva dall'indagine e' molto simile a quello del trimestre precedente: ripartenza si', ma fiacca e ancora poco diffusa, tant'e' che il clima di fiducia, pur in miglioramento, resta improntato alla cautela. La propensione ad investire cresce, ma di poco: il 48% delle imprese del campione, contro il 45% della precedente analisi, pensa di sostenere spese in conto capitale nei prossimi sei mesi. Le previsioni di fatturato a breve termine sono orientate alla stabilita' per oltre la meta' degli intervistati e al rialzo per il 40%. Solo il 10% delle aziende prevede un calo delle vendite nei prossimi sei mesi.
Settore Meccanico. La produzione industriale e' risultata nel complesso stazionaria: solo un'azienda su tre ha registrato una crescita e una su quattro una flessione, in alcuni casi anche marcata, con il grado di utilizzo degli impianti ritenuto sufficiente. Segno lievemente negativo per altri indicatori congiunturali come fatturato (in calo per il 42% delle aziende) e portafoglio ordini, in particolare per le commesse estere che sono risultate in lieve riduzione. Le aspettative sono comunque contrastanti: il 58% delle aziende meccaniche (in progresso dal precedente 50%) ha programmato nuovi investimenti, mentre per quanto riguarda le vendite e' diminuita dal 45% al 37% la quota di imprese che presume una crescita del fatturato nei prossimi sei mesi.
Settori Tessile-Abbigliamento e Calzaturiero. Anche per motivi di stagionalita' la produzione industriale e' risultata in sensibile calo tra le aziende della filiera della moda, accompagnata da un decremento piu' marcato del fatturato e da una diminuzione del flusso di nuovi ordini, in particolari di quelli esteri. I livelli occupazionali non hanno registrato variazioni negative. Le previsioni per i prossimi sei mesi sono per una stabilita' del fatturato e un ribasso della propensione ad effettuare investimenti.
Settori Lavorazione Materie Plastiche e Chimico. La produzione del settore ha registrato un rialzo rispetto agli ultimi tre mesi del 2014, migliore di quella di altri comparti. Il grado di utilizzo degli impianti e' cresciuto e viene giudicato soddisfacente. Anche le vendite sono in progresso nonostante la stabilita' dei listini prezzi, che in alcuni casi si sono addirittura ridotti. Sul settore pesa la scarsita' di materie prime, in particolare per le aziende che trasformano polimeri, i cui prezzi hanno registrato aumenti e tendenze a ulteriori rincari. Anche il portafoglio ordini per le commesse estere e interne si e' alzato. Per i prossimi sei mesi il 53% delle aziende prevede una crescita delle vendite, solo il 7% una diminuzione, e il 60% ha in programma spese in conto capitale.


Legnano, maggio 2015


A cura del Centro Studi di Confindustria Alto Milanese. L'indagine e' stata effettuata su un campione chiuso di imprese associate