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Pagani Matteo

 


Azienda: Metal Lastra Srl


Nome: Matteo Pagani


Eta': 25


Ruolo: Sales manager


Curiosita' e passioni: Meccanica e il calcio, tifa il Toro, passione di famiglia


 


Aveva solo 14 anni Umberto Virano quando, seguendo una passione e un talento per il mondo della torneria, decise di andare a Milano per imparare una professione da poter portare nel suo paese natale, Parabiago. La storia di Metal Lastra Srl inizia percio' prima del 1967, anno di fondazione dell'azienda che - all'epoca - si chiamava proprio come il suo fondatore, “Virano Umberto”. Oggi in azienda c'e' la seconda generazione, ma gia' si affaccia la terza: Matteo Pagani, nipote di Umberto, ha mosso i primi passi nell'impresa di famiglia intorno al 2018. “Dopo aver frequentato il liceo artistico ho anche esordito nel calcio a livello semiprofessionistico. Forse dopotutto non sono mai stato un grande studioso - scherza Matteo - ma devo dire che al contrario il mondo del lavoro mi ha sempre attirato. Gia' a 13 anni passavo tanti pomeriggi in azienda, montavo piccoli pezzi per divertimento come se facessi a gara con gli altri lavoratori. Ho un bel ricordo: ero davvero molto legato a mio nonno”.


Metal Lastra ha legato il proprio successo al mondo del tessile, ai tempi settore strategico dell'Altomilanese. Umberto Virano aveva iniziato creando pentole e attrezzi medicali, per poi produrre soprattutto vasi per le filature. “In azienda ci sono ora i figli di mio nonno, cioe' mia mamma e mio zio - continua Matteo Pagani - ed entrambi sono stati molto chiari con me: prima di avere voce in capitolo avrei dovuto fare formazione tecnica e imparare tutto, compreso il saper riconoscere la qualita' dei materiali. Poi sono stato messo in officina, in produzione. Penso sia tutto giusto: solo cosi' ho potuto imparare i trucchi del mestiere e capire tutte le difficolta' di questo lavoro, non mi sarei sentito a mio agio entrando subito in ufficio senza, come si dice, sporcarmi le mani. Per il resto, sono un ragazzo fortunato: ho potuto vivere a Londra, studiare l'inglese, posso viaggiare per lavoro e apprezzare cio' che faccio. Al mattino mi dovrei baciare i gomiti, e infatti penso: non smettero' mai di ringraziare il nonno per tutti i suoi sforzi”.


 


Sono un ragazzo fortunato. Ringraziero' sempre mio nonno, al quale sono sempre stato molto legato”.


Matteo Pagani