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Ambiente e Sicurezza - Circolare 118 del 06/03/2020
Altre aree interessate: Lavoro e Previdenza, Rapporti con i soci
Covid 19 - IMPORTANTI indicazioni della ATS Milano Citta' Metropolitana

 

 

Misure generali di prevenzione - COVID 19

 

Ministero della Salute, sito: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

 

MISURE IGIENICHE GENERALI (allegato 4 del dpcm 1/3/2020)

 

  • lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi; in caso non sia disponibile acqua e sapone è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%;
  • non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
  • porre attenzione all’igiene delle superfici con uso di detergenti liquidi a base di alcol o cloro;
  • coprirsi naso e bocca quando si starnutisce o tossisce con un fazzoletto monouso o all’interno del gomito;
  • evitare per quanto possibile contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
  • non prendere farmaci antivirali o antibiotici se non prescritti dal medico
  • usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste una persona malata
  • favorire il ricambio d’aria frequente dei locali

 

  

INFORMAZIONI GENERALI

Le indicazioni aggiornate, al momento, sono le seguenti:

 

Ai sensi dell’art. 1 comma 2 DPCM 01/03/2020, chi abbia fatto ingresso in Italia proveniente da aree a rischio epidemiologico o sia transitato o abbia sostato nei comuni appartenenti all’attuale “zona rossa” deve darne comunicazione al MMG e al DIPS (dip19) e permanere presso il proprio domicilio, isolato dai conviventi, per 14 giorni.

I 14 giorni vanno conteggiati a partire dal giorno dell’ultimo soggiorno in “zona rossa”.

Per i conviventi non sono previste restrizioni.

 

I RESIDENTI nei Comuni interessati (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini) devono attenersi alle disposizioni del Decreto Presidenza del Consiglio dei Ministri del 01/03/2020 che individua al momento le misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

 

Quanto sopra non si applica al personale sanitario e alle forze dell’ordine nell’esercizio delle proprie funzioni, ai sensi dell’art. 1 comma 2 dello stesso DPCM.

 

Le persone sono invitate a contattare telefonicamente il medico di famiglia SOLO nei casi in cui avvertono sintomi simil influenzali (congiuntivite, mal di gola, raffreddore, tosse).

 

Le persone devono contattare il 112 SOLO se compaiono sintomi influenzali più gravi accompagnati da febbre alta e gravi difficoltà respiratorie.

 

SUPERAMENTO PERIODO DI INCUBAZIONE

se è superato il periodo di incubazione massimo (14gg dall’ultimo soggiorno o contatto), non sono al momento previste misure preventive particolari, salvo attenersi alle norme igieniche indicate dal Ministero della Salute sul sito: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus e limitare i contatti in luoghi affollati.

 

CONTATTO INDIRETTO

Per coloro che hanno avuto contatti solo con persone provenienti dalla “zona rossa”, per coloro che non hanno avuto contatti stretti con possibili casi positivi al coronavirus, come definiti qui sotto

per coloro che hanno avuto solo contatti indiretti, cioè ad esempio con un collega di lavoro identificato come contatto stretto di un caso positivo,

al momento non sono previste misure restrittive o precauzioni particolari, salvo attenersi alle norme igieniche indicate dal Ministero della Salute sul sito: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus e limitare i contatti in luoghi affollati.

 

QUALE È LA DEFINIZIONE DI CONTATTO STRETTO?

  • Vivere nella stessa casa di un caso confermato di COVID-19.

  • Essere stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso confermato di COVID-19, per più di 15 minuti, a distanza inferiore a 2 metri.

  • Operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso confermato di COVID19, o personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni di SARS-CoV-2.

 

Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.

 

ATTIVITA’ LAVORATIVE FUORI DALLA ZONA ROSSA

Per le attività lavorative o assistenziali da svolgersi fuori dalla “zona rossa” al momento non sono previste precauzioni particolari; salvo attenersi alle norme igieniche indicate dal Ministero della Salute sul sito: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus e limitare i contatti in luoghi affollati.

 

USO DELLA MASCHERINA

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. L'uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.

 

QUANTO TEMPO SOPRAVVIVE IL NUOVO CORONAVIRUS SULLE SUPERFICI?

Le informazioni preliminari suggeriscono che il virus possa sopravvivere alcune ore, anche se è ancora in fase di studio. L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina).

 

QUALI SONO LE REGOLE PER LA DISINFEZIONE / LAVAGGIO DELLE MANI?

Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l'infezione. Dovresti lavarti le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 60%).

 

MISURE ORGANIZZATIVE PER ATTIVITÀ NON SANITARIE

Limitare il più possibile gli spostamenti non necessari (vedi dpcm 1/3/2020)

  • favorire lo smart working e il telelavoro per limitare contatti sia sui mezzi di trasporto che nei luoghi di lavoro oltre che per supportare i lavoratori con figli in età scolare (vista chiusura scuole)

  • rinviare attività derogabili che comportano spostamenti esterni (riunioni, corsi,ecc.);

 

Limitare il più possibile contatti non necessari

  • limitare il più possibile le attività a contatto diretto con utenti

  • evitare le riunioni ( > 3-4 persone) in luoghi chiusi e non ben aerati dove non si può garantire la distanza di sicurezza tra le persone (almeno 1 metro)

  • organizzare gli accessi nei luoghi comuni affollati (es. mense) in modo da ridurre il numero di presenze, disponendo eventualmente i turni in modo da poter rispettare la distanza di almeno 1 metro tra le persone

  • utilizzare il più possibile forme di comunicazione a distanza (teleconferenze) per evitare spostamenti di persone e riunioni/convegni/corsi in luoghi chiusi

 

Attività di front office

  • nelle attività di front office necessarie: se non è possibile l’interposizione di barriere fisiche, organizzare l’attività in modo da poter mantenere la distanza di almeno 1 metro dagli utenti,

 

Misure di gestione dei luoghi e delle attrezzature di lavoro 

  • verificare l’efficienza del ricambio dell’aria degli impianti di ventilazione in particolare negli open space e nei locali assolutamente privi di areazione naturale

  • favorire pulizia dei luoghi di lavoro ed in particolare scrivanie, tastiere, telefoni, maniglie, rubinetti, utilizzando detergenti liquidi a base di alcool o cloro

 

SE DEVONO ARRIVARE PERSONE DALLA CINA COSA BISOGNA FARE?

Non devono entrare in azienda perché chiunque provenga dalla Cina deve sottostare alla quarantena con isolamento domiciliare per 14 giorni, a cura della ATS

 

IL LAVORATORE CHE MANIFESTA SINTOMI COSA DEVE FARE?

Andare a casa, informare il medico competente, e contattare telefonicamente il medico di famiglia SOLO nei casi in cui avverte sintomi simil influenzali (congiuntivite, mal di gola, raffreddore, tosse).

 

LA SORVEGLIANZA SANITARIA EX D.LGS 81/08

Deve proseguire adottando semplici precauzioni quali regolazione dell’accesso all’ambulatorio del medico competente solo dopo contatto telefonico e su appuntamento evitando affollamento in sala d’attesa. Nella sala d’aspetto dell’ambulatorio devono essere disponibili (mascherine chirurgiche) e disinfettante per le mani;

 

GLI OPERATORI DELLE RSA COSA DEVONO FARE?

In attesa delle indicazioni regionali, vista anche la particolare fragilità degli ospiti, è necessario con urgenza definire una mini procedura così articolata:

 

Situazione A

In presenza di caso accertato in ospite RSA si procede come segue:

 

1) Il caso va subito isolato, se è grave chiamare il 112.

2) Gli operatori della RSA sono presi in carico dalla DS RSA: 

  • Utilizzo immediato DPI in raccordo con il Medico competente. Tampone: se negativo, può continuare a lavorare utilizzando DPI

  • Sorveglianza periodica più volte al giorno con rilievo temperatura e sintomi per 14 giorni da quando il paziente è stato isolato

3) Gli ospiti contatti del caso vanno sorvegliati più volte al giorno con rilievo temperatura e sintomi per 14 giorni da quando il paziente è stato isolato: 

  • Se compaiono sintomi vanno isolati e fatto il tampone.

  • Se tampone positivo vedi punto 1, se negativo si continua con la sorveglianza

4) Visitatori: vietare l’accesso dei visitatori alla struttura fino a 14 giorni da quando il paziente è stato isolato (il divieto può essere valutato alla luce della logistica della struttura ad es. in nuclei fisicamente e funzionalmente separati, il divieto può riguardare solo il nucleo coinvolto)

 

Situazione B

In presenza di caso accertato in operatore RSA si procede come segue, a carico della DS RSA: 

  1. Il caso va subito allontanato
  2. Ospiti: vedi punto punti 3 e 3 a (situazione A)
  3. Operatori: vedi punto 2 (situazione A)
  4. Visitatori: vedi punto 4 (situazione A)

 

Situazione C

In presenza di operatore contatto di caso confermato extra RSA:

  1. Va subito allontanato
  2. Tampone a cura DS RSA: se negativo vedi punto 2 a e 2 b (situazione A)

L’approvvigionamento dei tamponi è a cura della RSA.

Per la corretta esecuzione del tampone, procedura molto semplice, la DS della RSA può interfacciarsi con un infettivologo.

 

Non è richiesto nè previsto alcun accertamento dello stato febbrile per accedere ai luoghi di lavoro. Si ricorda a tal proposito che ai sensi dell’articolo 5 della L n.300/1970 sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente.

 

INDICAZIONI GESTIONE CONTATTI PER I MEDICI COMPETENTI

 

GLOSSARIO

 

CASO CONFERMATO/ACCERTATO DI COVID 19

Persona a cui è stato effettuato un tampone nasofaringeo risultato positivo per virus SARS-COV-2. La persona può essere:

  • Asintomatica (tampone fatto come test di screening)
  • Sintomatica lieve – moderata (febbricola, febbre, tosse, mal di gola)
  • Sintomatica grave (febbre alta e/o difficoltà respiratoria)

 

DEFINIZIONE “CONTATTO STRETTO”

Vivere nella stessa casa di un caso confermato di COVID-19.

Essere stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso confermato di COVID-19, per più di 15 minuti, a distanza inferiore a 2 metri.

Operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso confermato di COVID-19, o personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni di SARS-CoV-2.

 

ALCUNE CARATTERISTICHE DI COVID 19

Incubazione: da 2 a 14 giorni, in media 5 – 6 giorni

Contagiosità: sicuramente nella fase sintomatica, probabilmente anche nel periodo precedente i sintomi. Se asintomatico non ci sono dati certi.

Per sicurezza si considera che una persona infetta può trasmettere il virus da – 14 a + 14 giorni dall’inizio sintomi o dal riscontro positività se asintomatico.

 

COSA FARE SE UN LAVORATORE È POSITIVO AL CORONAVIRUS?

I servizi malattie infettive comunicano al Datore di Lavoro/Responsabile Struttura che è pervenuta la segnalazione di positività in un dipendente (senza fornire il nome) e fornendo le informazioni ricavate dall’inchiesta epidemiologica utili per attivare il protocollo sanitario es. sede di lavoro, data inizio sintomi, data ultimo giorno di lavoro. Si precisa che, nelle situazioni in cui il malato non sia in grado di rispondere, le informazioni saranno raccolte dai famigliari e richiederanno pertanto una verifica più puntuale da parte dell’azienda. Con separata comunicazione sarà fornito al Medico competente il nome del positivo per l’identificazione dei contatti stretti da sottoporre a sorveglianza che, vista la situazione emergenziale, sarà a cura del medico competente in base alle istruzioni di seguito elencate.

I servizi malattie infettive di ATS, richiederanno l’elenco dei contatti stretti identificati dal Medico competente, in collaborazione con il Datore di lavoro, in base ad un format elettronico preciso (non saranno gestiti elenchi trasmessi con altri formati o incompleti); questi elenchi saranno gestiti da ATS per informare i MMG dei soggetti posti in quarantena.

 

ISTRUZIONI SORVEGLIANZA CONTATTI STRETTI

I colleghi identificati come contatti stretti devono:

rimanere isolati a domicilio per almeno 14 giorni dall’ultima esposizione, limitando al massimo i contatti con i propri conviventi (es. stando in una stanza separata se disponibile);

effettuare automonitoraggio insorgenza sintomi mediante rilevazione giornaliera della temperatura:

  1. in caso di comparsa di SINTOMI NON GRAVI: contattare il proprio MMG, informare il medico competente e prolungare l’isolamento per ulteriori 14 giorni dall’inizio sintomi
  2. in caso di comparsa di SINTOMI GRAVI (es. difficoltà respiratoria): chiamare 112