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Indagine congiunturale sull'industria dell'Alto Milanese - II trimestre 2015

Il secondo trimestre dell'anno ha visto un consolidamento dell'attivita' produttiva delle imprese industriali dell'Alto Milanese, pur con alcune differenze settoriali e tra singole aziende all'interno dello stesso comparto. La produzione e' rimasta stabile per circa il 40% delle imprese del campione mentre e' risultata in aumento per il 35% e in flessione per il 27%. Il settore piu' dinamico e' risultato quello chimico-lavorazioni materie plastiche.
Alcuni indicatori congiunturali, come fatturato e livelli occupazionali, hanno evidenziato modesti aumenti, altri quali il portafoglio ordini e le commesse interne hanno registrato un leggero segno negativo. A frenare la complessiva dinamica congiunturale hanno contribuito la debolezza della domanda interna, le tensioni a livello internazionale e gli effetti delle restrizioni commerciali verso la Russia che per diverse aziende del territorio costituisce un importante mercato di sbocco. Restano limitati gli effetti del calo dei prezzi delle materie prime, anche se per molte di esse c'e' un problema di scarsita' di offerta.
Come nei tre mesi precedenti, il clima di fiducia delle imprese resta improntato alla cautela. Se da un lato il 35% delle aziende prevede nei prossimi sei mesi un aumento di fatturato e solo il 12% una diminuzione, la propensione a investire e' ancora debole, tant'e' che il 60% circa degli intervistati (era il 50% nella precedente rilevazione) non ha in programma spese in conto capitale. Per quanto riguarda l'accesso al credito, le aziende hanno dichiarato un utilizzo stabile delle linee di credito, il cui costo si e' generalmente ridotto.
Settore Meccanico. Produzione in lieve aumento per le aziende del comparto, accompagnata da una discreta crescita del fatturato che ha riguardato il 60% delle imprese, anche per effetto della diminuzione delle scorte. Il flusso di nuovi ordini e' risultato in decremento, con un calo piu' marcato per le commesse di origine interna. Per quanto riguarda le aspettative di fatturato, c'e' un cauto ottimismo tra le imprese meccaniche: le vendite sono previste in crescita per il 47% (era il 37% nell'indagine precedente), in calo per il 16% e stabili per il 37%. Debole la propensione ad effettuare nuovi investimenti che riguarda il 47% del campione (58% nel periodo precedente).
Settori Tessile-Abbigliamento e Calzaturiero. Produzione, ordinativi (soprattutto Italia), e fatturato sono risultati in flessione nel secondo trimestre, in parte per motivi stagionali. La produzione e' diminuita, seppur non in modo marcato, per il 33% delle imprese e migliorata per circa il 25%. Con riferimento ai prossimi sei mesi non sono attesi significativi progressi dei fatturati e solo il 20% degli intervistati ha in programma investimenti.
Settori Lavorazione Materie Plastiche e Chimico. Anche nel secondo trimestre 2015 la produzione e' aumentata rispetto ai periodi precedenti, con un grado di utilizzo degli impianti che viene giudicato soddisfacente. In crescita anche il fatturato, mentre il portafoglio ordini ha visto un andamento a due velocita': in progresso le commesse estere e in leggera diminuzione quelle di matrice interna. Sul comparto continua a pesare la scarsita' delle materie prime, in particolare i polimeri, i cui costi continuano a crescere nonostante il calo della quotazione del petrolio. Aumenti che solo in minima parte le aziende riescono a trasferire sui listini di vendita. Per i prossimi sei mesi il 30% delle imprese prevede un aumento delle vendite e solo il 7% una flessione del fatturato. Il 60% delle imprese del campione ha in programma la realizzazione di nuovi investimenti.


Legnano, 29 luglio 2015


A cura del Centro Studi di Confindustria Alto Milanese. L'indagine e' stata effettuata su un campione chiuso di imprese associate.