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Indagine congiunturale sull'industria dell'Alto Milanese - III trimestre 2016

Nel periodo luglio-settembre 2016 la congiuntura dell'Alto Milanese ha registrato un rallentamento rispetto al trimestre precedente, dovuto in parte alla pausa estiva.


La produzione industriale e' risultata in calo in tutti i settori, sebbene con diverse intensita'. In lieve diminuzione anche il fatturato e le scorte di prodotti finiti.


Continua a preoccupare la dinamica delle materie prime che restano care e con incrementi che solo in parte le imprese sono riuscite a trasferire sui prezzi di vendita, con conseguente erosione dei margini aziendali e riduzione della capacita' di autofinanziamento.


Il flusso di nuovi ordinativi presenta un segno negativo, sia nella componente estera sia in quella interna. In leggera discesa i livelli occupazionali.


Gli investimenti stentano invece a rafforzarsi a causa soprattutto delle prospettive ancora deboli della domanda. La loro dinamica rimane infatti invariata rispetto allo scorso trimestre, nonostante le condizioni di accesso al credito risultino in miglioramento.


Anche per quanto riguarda l'andamento delle vendite, le prospettive a breve termine sono peggiorate. Con riferimento ai prossimi sei mesi, il 25% delle aziende del campione si attende un incremento del fatturato (era il 40% nella scorsa rilevazione), oltre il 58% prevede un consolidamento, mentre solo un'impresa su sette si attende un calo del fatturato.


Il clima di fiducia permane quindi impostato alla cautela. Pesano il rallentamento del commercio internazionale, le tensioni di natura geopolitica alimentate dai conflitti in Medio Oriente, la minaccia del terrorismo e l'incertezza politica sia interna sia internazionale. Tutto cio' rende difficili le condizioni di ripresa.


Settore Meccanico. Trimestre con produzione industriale in leggera contrazione e fatturato stabile. Il portafoglio ordini ha registrato un calo sia delle commesse provenienti dall'estero sia degli ordinativi interni. Rimane invariata la quota di aziende (53% del campione) che ha previsto investimenti in macchinari e impianti nel breve periodo, mentre l'aspettativa sul fatturato rimane stazionaria per oltre il 60% delle imprese. Sostanzialmente stabile l'occupazione.


Settori Tessile-Abbigliamento e Calzaturiero. L'indagine ha registrato un leggero rallentamento della produzione industriale, anche per motivi di stagionalita', e una lieve flessione del fatturato e del livello delle scorte. In peggioramento il flusso di nuovi ordinativi italiani, mentre le commesse estere si mantengono invariate. In crescita i costi delle materie prime impiegate nel processo produttivo, che le imprese sono riuscite solo in parte a trasferire sui listini prezzi. Nonostante le tensioni sulla marginalita' e il permanere di lunghi tempi di pagamento, la richiesta di credito bancario e' lievemente diminuita. Si prevede nel prossimo semestre una sostanziale stabilita' del fatturato, e una bassa propensione ad effettuare nuovi investimenti.


Settori Lavorazione Materie Plastiche e Chimico. La produzione industriale e' risultata in lieve diminuzione, mentre il grado di utilizzo degli impianti e' stato soddisfacente. Il fatturato e il portafoglio ordini, soprattutto interni, si sono dimostrati in flessione. Sono proseguiti gli aumenti dei costi delle materie prime. Le aspettative di fatturato per i prossimi sei mesi si confermano positive nel 38% dei casi, anche se di minor intensita' rispetto al periodo precedente (era il 50%), mentre la propensione ad effettuare nuovi investimenti si mantiene buona con il 70% delle imprese che ha programmato investimenti.


 


Legnano, 11 novembre 2016


 


A cura del Centro Studi di Confindustria Alto Milanese. L'indagine e' stata effettuata su un campione chiuso di imprese associate.