passione
manifatturiera
Ricerca Pubblicazione
Titolo
Dal
Al
Area
Elena Covini

Azienda: Sinthesi Engineering
Nome: Elena Covini
Eta': 36 anni
Ruolo: Responsabile commerciale


Curiosita' e passioni: La montagna, gli amici e il volontariato: il Dynamo camp, dice, e' una delle esperienze che piu' le e' piaciuta. 


Si e' portati a pensare che le stampanti 3D siano un'invenzione piuttosto recente, diciamo degli anni Duemila. “In realta' si sono diffuse molto da quando sono scaduti i brevetti e tutti hanno iniziato ad usarle - spiega Elena, dissipando il pregiudizio -. 


L'invenzione della macchina da prototipazione risale alla meta' degli anni Ottanta, possiamo dire che e' mia coetanea. L'azienda di famiglia nasce come ufficio tecnico seguendo il desiderio di mio papa', che poi ha preso anche la direzione della stampa 3D affascinato da essa”.


La Sinthesi Engineering ha origine nel 1992 a Parabiago: due anni dopo, nel 1994, e' gia' pronta a fare il salto introducendo macchinari in CAD per la progettazione tridimensionale. Da li' alla prototipazione rapida il passo e' breve. 


“Cio' che mi piace di piu' - ammette Elena - e' vedere un'idea prendere subito corpo. I nostri macchinari servono a produrre prototipi industriali ma anche prodotti finiti in plastica, e la plastica e' praticamente dappertutto: dove vedi plastica, insomma, puoi vedere anche noi. In azienda io mi occupo dei clienti e dell'evolversi del mercato, anche se io vorrei portare assieme a mio fratello un'impronta piu' americana. Ho passato un anno negli Stati Uniti e ho conosciuto un modo diverso di studiare e di lavorare: credo nel lavoro di squadra e senz'altro in azienda abbiamo sempre lavorato in questa direzione, ma mi piacerebbe che l'impresa italiana andasse sempre piu' verso un modello piu' libero, senza orari prefissati e con obiettivi da raggiungere. Sara' un percorso lungo, ma credo che noi giovani imprenditori possiamo provarci: perche' se non lo facciamo noi non lo fara' nessun altro”.
 


“Quando mio papa' si svegliava alle 4 per andare a lavorare io capivo che era quello il suo sogno. E volevo andare con lui”

Elena Covini